Criticità ambientale in Italia: rapporto ambiente malattie

Criticità ambientale in Italia: rapporto ambiente malattie

Vincenzo Petrosino

Purtroppo è a tutti noto che la terra dei fuochi è uno delle problematiche esistenti in Italia ma non la sola. Questa zona del Napoletano e Casertano è giunta all’attenzione della stampa in seguito ad una serie di situazioni , che pur accendendo i riflettori, al momento non sembra  aver sortito altro effetto che uno scontro tra vertici sanitari Nazionali e alcuni comitati ed istituzioni. Quando si verificano questi scontri di solito è difficile che si riesce a trovare un punto d’incontro. Il problema enorme della terra dei fuochi rappresenta  uno dei problemi che abbiamo in Italia e che coinvolge il difficile rapporto ambiente –popolazione- patologie. Ormai dovrebbe essere noto a tutti che molte malattie sono il risultato della complessa interazione ambiente-vita terrestre. Questa complessa interazione , con l’intervento di altri fattori predisponenti o concomitanti e spesso forse non ancora noti , è responsabile a diversi livelli e con meccanismi multiformi  e complessi ,di alterazioni tali da indurre malattie . Inutile addentrarci in questa sede non opportuna  in grandi disquisizioni scientifiche , deve comunque essere a tutti ben chiaro che i meccanismi sono complessi , ciò che spesso a volte sembra ovvio ( causa effetto ) in realtà può non esserlo o può difficilmente essere dimostrato e non è detto comunque  che debba essere dimostrato per forza.  Certamente nel caso della terra dei fuochi ci sono state responsabilità che hanno consentito alcuni eventi delittuosi , probabilmente è ancora inefficace ciò che si è fatto per il territorio. Il controllo non sembra essere dei migliori e resta comunque il grave scempio che per anni ha dovuto subire questa terra. Ricordo sempre che “ la terra dei fuochi “ rappresenta solo uno dei problemi  italiani legati al delicato rapporto ambiente –salute. Oggi è impensabile tra l’altro pensare ad un programma di seria prevenzione su animali e uomo se non mettiamo dentro anche un programma di seria prevenzione  dell’ambiente in toto. In realtà i medici per l’ambiente i cosiddetti “ medici Isde “ combattono e sono abbastanza in prima linea su questo fronte.  Quello che credo, dopo aver silenziosamente visto e toccato con mano il problema per circa un anno, è che la situazione sembra davvero  complessa .Si è raggiunto un grado di esasperazione e spesso di  apparente incomprensione , che al momento,  una semplice parola o anche una distorsione dell’informazione può creare problemi Nazionali. Non possiamo certamente non prendere atto che alcuni eventi patologici, con una frequenza superiore al caso, probabilmente si stanno verificando in alcune zone Italiane e questo merita rispetto , attenzione e investigazione. I medici di famiglia ci stanno segnalando spesso questo problema, perché non ascoltarli ? Probabilmente è anche vero che si è perso un po’ di tempo e che non è stata ancora imbroccata la strada giusta e magari c’è stata da parte delle istituzioni qualche scelta non felice o per lo meno non molto tempestiva. In un momento di grande allarmismo e disperazione comprensibile , molti vorrebbero dopo tante lotte e battaglie , sostenere a spada tratta le loro scelte. Un po’ si pensa agli screening, a come utilizzare i fondi ( sempre pochi ) , a chi deve gestirli e come a chi deve dirigere e a chi tocca essere “ professore”.  Un altro pericolo emergente sono proprio i fondi, quando ci sono soldi il rischio è il loro utilizzo sbagliato, e spesso questo genera altre lotte e incomprensioni. Un po’ per tutte le ragioni sopraesposte tra le riga , ho preferito iniziare a lavorare su idee  e tentare una strada un po’ diversa e che comunque al momento sembra abbastanza comparabile con altre ,ma veloce  e di  molto più ampio respiro. Molto difficile e complesso spiegare un articolato progetto che mostra  una strada con numerose vie parallele e secondarie. Abbiamo iniziato anche una serie di indagini sul territorio Italiano. Abbiamo iniziato nell’Agosto del 2013 con molta pazienza a richiedere su tutta Italia, a tutte le Asl d’Italia divisi per Comune di residenza sesso e singole età , i codici di esenzione ticket rilasciati negli ultimi sette anni per  9  patologie di probabile causa ambientale. Senza inoltrarmi nel progetto, posso dire che ormai un buon 80% dei dati Italiani sono stati raccolti in files di milioni di records e che sono analizzabili , confrontabile in diversi modi a seconda delle idee e delle eventuali criticità. E’ chiaro che non stiamo assolutamente facendo il “ solito registro “ ma stiamo analizzando una serie di dati su vaste aree e raccogliendo informazioni e spie. Per vaste aree intendo intere città, interi paesi e province e Regioni insomma tutta Italia. In questa prima fase di raccolta , dove non ci siamo limitati solo alle esenzioni ticket ,ma abbiamo acquisito anche notizie ed esperienze di diverse asl e non solo , abbiamo iniziato ad analizzare qualche dato su singole criticità segnalate, limitandoci a rappresentare i numeri con grafici e compararli manualmente. Qualcosa abbiamo anche pubblicato sulla situazione di Caserta e di altre città Italiane ( visibile sempre sul sito ) , situazione che non sembra  molto dissimile da ciò che leggo in questi giorni sui giornali. Sottolineo che noi stiamo investigando su tutta Italia su 9 patologie più altre situazioni e che l’elaborazione è in corso secondo un nostro piano di studio . Inoltre spingendoci anche oltre , su un terreno molto minato , abbiamo in corso  l’iniziativa “ Un analisi per la vita “ . Abbiamo finanziato con modalità che è possibile cercare in rete , almeno le prime 100 analisi sui metalli pesanti sul sangue e capello e sui Policlorobifenili  sul sangue. Analisi che con protocollo scientifico e rigido stiamo eseguendo presso la facoltà di farmacia  di Napoli .Al di là di tante cose che leggo e ascolto , nel bene e nel male nel giusto o sbagliato abbiamo aperto fronti alternativi e a mio parere interessanti. Utilizzare ,dirottando  un poco delle forze messe in campo per fare cortei e convegni e interviste varie  per lavorare in silenzio sulle proprie idee con le  loro capacità certamente elevate e magari investire qualcosa di proprio anche economicamente. L’obbiettivo è il punto di arrivo , bisogna lavorare per la gente e senza condizionamenti di sesso età religione e politica. Purtroppo è vero , abbiamo necessità di confutare ancora le diverse esperienze ed applicare sempre e comunque il sacrosanto principio della prudenza. Prudenza nelle emissioni nell’atmosfera, prudenza negli smaltimenti sconsiderati dei rifiuti, prudenza nel costruire e pensare ad inceneritori e prudenza nell’uso di sostanze cancerogene, mutagene radioattive e aggiungerei prudenza anche nell’uso sconsiderato delle onde elettromagnetiche. Forse il punto di incontro sta proprio nell’accettare e mettere in pratica davvero questo principio di sana e giusta “ prudenza” .