Proverbi Africani: convivenza con vicini di casa

Padre Oliviero Ferro  

Il vicino di casa è una persona con la quale occorre creare e mantenere buoni rapporti. Vivere con spirito di mutuo aiuto, di solidarietà, di pace. Evitare ogni occasione di conflitto con il vicino di casa. Perché il vicino di casa è come un fratello. L’esperienza insegna tuttavia che non è sempre facile vivere in armonia con i vicini di casa. Naturalmente questo non vale solo per l’Africa, ma in tante parti del mondo. Sappiamo che in Italia, a volte, non si conosce nemmeno chi sia, soprattutto nei condomini o si fa amicizia, spesso, se ci sono degli interessi comuni. Ma andiamo ai proverbi. “Il vicino del capo ne prende cura anche se non è di turno” (Tutsi, Burundi)(chi ha un vicino socialmente potente si vede costretto, senza impegno, a vigilare sulla vita del vicino potente).

Si dice che spesso la coabitazione genera sempre dispute tra i coabitanti. “Chi dice alla gente di stare insieme, gli dice di disputare sempre” (Peul, Senegal). Interessante: l’avvicinamento dei cuori e degli spiriti è più importante del ravvicinamento puramente geografico. “Cuori vicini valgono meglio di case vicine” (Peul, Senegal). E, di conseguenza, un buon vicino di casa vale più di un cattivo parente. Penso che l’esperienza di molti lo confermi. “Il vicino è un fratello” (Luluwa, Congo Rdc).  La vicinanza porta anche a questo: i simili si mettono insieme. “I vicini generano figli che si assomigliano” (Serer, Senegal).  Bisognerebbe, bisogna, vivere in concordia con il proprio vicino. “La sorte delle due dita è di stare insieme” (Bassar, Togo). La casa del vicino nasconde tante cose, come pure la mia, non tutto è scoperto. “Non si sa mai cosa bolle nella pentola del vicino di casa” (Thonga, Mozambico). Come già detto sopra: un buon vicino di casa vale più di un parente che vive lontano. “un fratello lontano vale meno di un vicino di casa” (Herero, Namibia). Mentre: un cattivo vicino rifiuta di dividere ciò che ha e non ti lascia tranquillo. “Un cattivo vicino ti rifiuta la birra e ti fa morire di sonno” (Lamba, Zambia).

Ne aggiungiamo altri che vengono dal Congo RDC che ci parlano del sapersi adattare, quindi anche al vicino di casa. Sempre in lingua swahili. “Mnywa maji kwa mkono mmoja kiu yake ibaki pale pale” (chi beve l’acqua da solo, con una mano, rimane assetato. Ha sempre bisogno dell’aiuto di chi gli sta vicino). Sapersi adattare, come il leone che se non trova della carne, mangerà dell’erba. Quindi accettare chi ti sta vicino, come lui si sforzerà di accettare te. “Simba kuziliwa nyama, hula majani”. C’è sempre un segreto in ogni casa, perché c’è sempre una chiave da aprire. £Kila mlango kwa ufunguo wake”. Per adattarsi a persone e a cose, bisogna farlo quando è possibile, così come si batte il ferro finchè è caldo . “inafaa kupiga chum wakati ingali na moto”. Ci sono dei gesti che aiutano a migliorare le relazioni con il vicino di casa, come, ad esempio, invitarsi a volte a pranzo. “Wewe mkono, unakula na giza, unasahau kinywa” (tu, la mano, mangi nell’oscurità.

E dimentichi la bocca. Cioè non condividi). Se si è amici, anche con il vicino, si cerca di evitare le critiche. “Mpenzi hana kinyongo”. Così pure, se rimani senza cibo e sei in buone relazioni con il vicino, potrai essere saziato. “Chakula kilicho mbali usipokipata, unaweza kupata kwa wengine” (se il cibo è lontano e non ci arrivi, lo troverai tra i vicini). Infine, si invita all’unità: come l’acqua e lo zucchero, la lingua e la saliva, il dito e l’anello, l’arco e la corda…