Proverbi Africani: il tempo

Padre Oliviero Ferro  

Si dice spesso che gli africani hanno il tempo, gli occidentali l’orologio. Il tempo è quello che aiuta a organizzare la vita nella società tradizionale africana. Quello che è più importante non è la concezione del tempo, ma piuttosto l’organizzazione dello spazio naturalmente offerto all’intelligenza umana di fronte al passare e succedersi di diversi momenti dello scorrere dei tempi. Gli africani sanno organizzare bene il loro tempo. Esiste un tempo macrocosmico, quello determinante della vita, indipendente dal potere dell’uomo, che evolve  nel cambiamento delle stagioni, nello scorrere delle giornate suddivise in tempi diurni e tempi notturni.

C’è poi il tempo in senso microcosmico, che è il tempo come spazio storico di vita realmente e personalmente o collettivamente vissuto da un individuo o da una comunità, secondo le loro esigenze particolari, il loro sapere specifico, i loro strumenti…Tenendo conto di quello detto appena sopra, le popolazioni africane con coscienza e consapevolezza della precarietà della loro vita, della limitatezza del tempo storico, delle stagioni che vengono a vanno via, delle giornate che il sole illumina all’alba e che non tardano a spegnersi nel buio delle notti timidamente  schiarite dalle stelle o dalla povera luna. Gli africani sanno di non dover mai perdere il  tempo, loro offerto dagli dei per realizzare i loro compiti in questo mondo passeggeri. Sin dalla natura, la vita è regolata secondo la successione dei momenti, dei tempi. Ogni evento ha il suo tempo. Bisogna rispettare questa legge. Non bruciare le tappe previste per ogni cosa “pole pole ndiyo mwendo: piano piano è il modo di camminare, fare”. Colui che sa vivere e lavorare secondo i tempi previsti, si garantisce il successo nella propria vita. Ora è il tempo di ascoltare i proverbi. “la mucca che resta troppo tempo in un posto se ne va con una lancia addosso” (Tutsi, Rwanda) (quando sei ospite di qualcuno, bisogna saper ritirarsi presto per evitare di annoiare gli ospitanti).

Si consiglia naturalmente di rispettare il riposo nel giorno di festa “Ciò che non è detto al giorno festivo, fa mancare una giornata di lavoro” (Akan, Ghana). E’ sempre il tempo che dà ragione a certi eventi. Bisogna sapere aspettare. “I giorni cuociono un elefante in una piccola pentola” (Tumbuka, Malawi). E’ vero che due regni sono assai lunghi, ma è sempre un tempo per maggiorare le esperienze di vita. “Due tamburini non sono due fette di pasta” (Hutu, Burundi).   Ogni cosa ha il suo tempo. Non si fa qualsiasi cosa in qualsiasi tempo. La natura ha tutto sistemato. Occorre rispettare i suoi ritmi. “Nessuno tratta la mucca che ha le mammelle gonfie” (Dogon, Mali). Non dimentichiamo che il tempo conduce sempre a termine ogni evento. “Chi rimane lungo tempo in vita, tratta la mucca che gli è stata interdetta” (Ahmara, Etiopia). Non è facile correggere una persona testarda. Ci vogliono tempi lunghi. “Chi punisce un matto, sacrifica la propria giornata di lavoro” (Merina, Madagascar). Il tempo, ci insegnano i saggi africani, consente di conoscere molti misteri cui non si poteva accedere, se si fossero bruciate le tappe. Naturalmente bisogna avere l’umiltà di andare da chi conosce e ne ha l’esperienza e così pure avere la voglia di continuare a conoscere. “Chi resta lungo tempo in vita, vede la danza di una colomba” (Kanuri, Nigeria). Naturalmente bisogna anche sapere approfittare dei tempi liberi per fare dei lavoretti e non pensare solo al riposo. “Una collina lavorabile, coltivala presto al mattino” (Hutu, Burundi).