Coronavirus: pandemia- sindemia, risvolti psico-sociali non solo sanitari

Dott. Bruno Gentile*

La pandemia che stiamo vivendo non può e non deve essere una sola questione di vaccini e di farmaci, sebbene essi rappresentino la soluzione del momento. Eviterò di ripetermi nel motivare come questa tragedia fosse prevedibile e prevenibile; vorrei invece sottolineare come alla questione biologica, si sia associata, in un modo assai preoccupante, la questione psico- sociale, economica e ambientale, tanto che qualche autorevole fonte scientifica nazionale, e non solo, come il Prof. Ernesto Burgio, ricorda che sarebbe giusto indicare questa pandemia come una sindemia, termine introdotto da un noto editorialista scientifico, proprio per mettere in risalto la sistemicità del danno indotto dal Covid 19.

L’ambiente in cui viviamo ha subito da troppo tempo un gravissimo attacco nei suoi cicli biologici, abbiamo immesso nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo e nelle catene alimentari oltre centomila molecole estranee alla Natura che rappresentano la contropartita di un progresso accelerato e dissennato che abbiamo ricercato senza alcuna forma di tutela degli ecosistemi e senza alcuna strategia di prevenzione. Con la deforestazione, inoltre, abbiamo pericolosamente stanato animali selvatici, portatori di virus, e li abbiamo portati a vivere a ridosso stretto di comunità umane. L’uomo dunque oggi non deve fare i conti solo con un virus, ma con sé stesso e la sua capacità e maturità di darsi un futuro sul pianeta, Terra.

*Direttore Nazionale per la Tutela della Salute A.S.S.O.