Eboli: Amministrative, Partito Comunista, sezione “Mario Garuglieri” ‘In città dov’è PD?’

Alla ricerca dell’arca perduta, Alla ricerca della valle incantata, Alla ricerca di Nemo sono tutti titoli di film di successo. Il film che va di moda oggi, ad Eboli e nei comuni interessati dalle prossime scadenze elettorali, è Alla ricerca del PD. Tutti lo cercano e tutti lo vogliono. Nella nostra città è veramente strano. Il PD è il partito che avallò per oltre 9 anni le scelte amministrative disastrose del Sindaco Melchionda e che, con un atto di coraggio, come ama definirlo, decise di andare dal notaio a rassegnare le dimissioni dei suoi consiglieri comunali, accodandosi al centrodestra di Cariello e decretando la fine dell’amministrazione a guida PD, senza mai chiarire il perché. Un atto di grande coraggio dopo oltre 9 anni di danni. Il PD ha, da almeno 5 anni, la sezione locale commissariata. Il commissario non è riuscito (i più maligni dicono che non si è impegnato) a ripristinare la democrazia interna al suo partito. Non si hanno informazioni in merito al tesseramento, non si hanno notizie di comunicati e/o manifesti sulle questioni riguardanti la nostra città. Il PD, nella precedente consiliatura, ha di fatto sostenuto il Sindaco Cariello, con i suoi due consiglieri comunali, Infante e Rizzo. Per averne conferma basta andare a vedere le delibere in cui si sono astenuti o hanno addirittura votato a favore, contrariamente all’opposizione di centrosinistra presente in Consiglio Comunale. Il PD, prima delle ultime elezioni amministrative, ha rifiutato di sedersi e di confrontarsi con una lista di centrosinistra, dichiarando che c’era accordo totale sul programma della coalizione di Cariello. Tante bugie si possono dire per giustificare accordi con Cariello, ma quella del programma è veramente grossa: è risaputo che la parola programma non esisteva nel vocabolario politico di Cariello e della sua coalizione. Il PD, come riferito dall’attuale commissario della sezione locale, lo ha sostenuto con due liste civiche di area. Il commissario locale del PD, nominato Vice Sindaco, ha svolto, dopo l’arresto di Cariello, il ruolo di facente funzione, opponendosi a tutte le richieste di dimissioni avanzate dalle forze di centrosinistra. Oggi Il PD si dichiara di essere disponibile a dialogare con le altre forze di centrosinistra (quali?), a condizione che si mettano da parte i pregiudizi. Noi ne abbiamo espresso qualcuno e, confessiamo, che non siamo disposti a metterli da parte. Quanto esposto condiziona pesantemente la nostra valutazione dell’azione politica del PD in questi ultimi 15 anni. Più che mettere da parte i pregiudizi sarebbe necessario spiegare alla città cosa ha fatto il PD, come l’ha fatto, con chi e dove è stato, in questi 15 anni? Non deve rispondere a noi, ma alla città di Eboli.

Infine, sarebbe da chiarire se esiste il PD oppure il PD è solo il suo commissario, che gestisce una rendita di posizione politica dovuta all’appartenenza ad un partito di governo e di potere nazionale, regionale, provinciale e locale. Il centrosinistra che si vuole costituire è un’opzione e una formula politica superata e non rispondente più alle reali esigenze della nostra città e incapace di fornire risposte alla domanda urgente e improcrastinabile di solidarietà, di equità e giustizia sociale. Questo centrosinistra a cui ci si richiama ha un solo obiettivo: vincere. Contano solo i numeri. Non importa con chi ci si allea. Basta vincere. Il potere e basta. Noi del PCI ci chiamiamo fuori, rilanciando la proposta dell’unità della sinistra per scrivere una nuova storia della sinistra e dei progressisti che possa coincidere con una nuova, esaltante, coinvolgente, inclusiva, storia della nostra città.