La Voce e la Vita della Chiesa: “Santo Stefano, Diacono e primo martire”

Diac. Francesco Giglio

“Spirito di fedeltà a Dio, Spirito di fortezza, tu hai assistito il giovane Stefano nella sua crescita spirituale e nel discernimento vocazionale, concedici la capacità di esprimere con sapienza e coraggio la Parola di Dio.”

 

Di Stefano sappiamo che era probabilmente originario della Grecia, ma non conosciamo l’esatto anno della sua nascita: le ipotesi più attendibili parlano degli ultimi anni avanti Cristo o il 5 d.C. Con certezza  però sappiamo che fu “il primo dei sette diaconi della comunità di Gerusalemme”, uomini scegli allo scopo di svolgere una serie di attività pratiche che, con l’aumentare dei discepoli, stavano riducendo il tempo che gli Apostoli potevano dedicare alla predicazione e alla preghiera. Stefano fu il primo martire della cristianità, per questo è chiamato “protomartire“, e venne lapidato nel 36 d.C. La certezza sulla data di morte è dovuta proprio al ricorso alla lapidazione, tipica esecuzione giudaica, e non invece alla crocifissione, che invece era impartita dagli occupanti romani. Nel 36 d.C. ci fu infatti in Palestina un vuoto amministrativo dovuto alla deposizione di Ponzio Pilato: mesi durante i quali a comandare la regione fu un organo locale, il Sinedrio. Uno dei principali accusatori di Stefano, all’interno del Sinedrio, fu Paolo di Tarso, nato con il nome di Saulo e che successivamente si convertì al cristianesimo sulla via di Damasco e dopo la morte, avvenuta per decapitazione, fu dichiarato santo. Il giorno di Santo Stefano è una festività cristiana celebrata il 26 dicembre dalla Chiesa cattolica e da alcune Chiese protestanti, mentre la Chiesa ortodossa lo celebra il 27 dicembre. Questa data è festa nazionale in Austria, Città del Vaticano, Croazia, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Romania, San Marino e Svizzera italiana. L’Italia nel 1947 rese festivo questo giorno  che in precedenza era una normale giornata lavorativa; la Chiesa cattolica lo celebra altresì come festa religiosa, anche se non di precetto, come invece è in Germania e altri Paesi germanofoni. Nel nostro paese, il motivo della festività, nonostante la notorietà del Santo, è da ricercarsi nell’intento di prolungare le vacanze di Natale, creando due giorni festivi consecutivi. Cosa che accade anche nel caso del Lunedì dell’Angelo, informalmente Pasquetta, festa non religiosa, ma che vuole solo allungare la Pasqua. Prima del 1947 le due giornate erano lavorative, con le banche e gli uffici aperti.

Oggi, giorno in cui la Chiesa celebra la festa di Santo Stefano protodiacono e patrono dei Diaconi, ricordiamoci di questi nostri fratelli che in tutte le chiese del mondo, svolgono il loro “ Ministero ”.

 

 

Il giorno di Santo Stefano è una festività cristiana celebrata il 26 dicembre dalla Chiesa cattolica e da alcune Chiese protestanti, mentre la Chiesa ortodossa lo celebra il 27 dicembre.

In questo giorno si ricorda Stefano protomartire, ovvero il primo martire del cristianesimo secondo il Nuovo Testamento. Intorno all’anno 36 d.C. fu accusato di blasfemia dal sinedrio e condannato alla lapidazione. Uno dei suoi principali inquisitori fu Saulo di Tarso, che poi diventerà San Paolo.

 Il giorno di Santo Stefano è una festa nazionale in Austria, Città del Vaticano, Croazia, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Romania, San Marino e Svizzera italiana.

L’Italia lo rese festivo nel 1947 laddove in precedenza era un normale giorno lavorativo; la Chiesa cattolica lo celebra altresì come festa religiosa, ancorché non di precetto, come invece è in Germania e altri Paesi germanofoni. Il motivo del giorno festivo in Italia, non richiesto dalla Chiesa cattolica nonostante la fama del santo, è da ricercarsi nell’intento di prolungare la vacanza del Natale, creando due giorni festivi consecutivi. Cosa che accade anche nel caso del Lunedì dell’Angelo, informalmente Pasquetta, festa non religiosa, ma che vuole solo allungare la Pasqua. Prima del 1947 le due giornate erano giorni lavorativi, con le banche e gli uffici aperti.

Nel Regno Unito e in vari Paesi del Commonwealth si celebra altresì il Boxing Day, che corrisponde sempre alla festa di Santo Stefano a meno che non cada di domenica, nel qual caso si celebra il 27 dicembre.

Irlanda

In Irlanda questo giorno è chiamato Lá Fhéile Stiofán o Lá an Dreoilín – il secondo nome è la traduzione letterale di un altro nome inglese usato, the Day of the Wren o Wren Day. Quando è usato in questo contesto, wren è spesso pronunciato ran. Questo nome allude alcune leggende, incluse quelle che si raccontano in Irlanda che collegano episodi della vita di Gesù con il passero. In alcune parti dell’Irlanda persone recanti l’immagine di uno scricciolo, o portando proprio uno scriccilo in gabbia, vanno di casa in casa suonando canzoni, ballando e cantando. A seconda della regione sono chiamati Wrenboys, Mummers o Strawboys.

Catalogna

In Catalogna è chiamata Sant Esteve ed è un giorno di festa, e la festività non è osservata in tutta la Spagna. Ciò si deve al fatto che nell’antichità la Catalogna dipendeva dai Carolingi, mentre il resto dello stato spagnolo dai capi religiosi di Toledo.