Povero Natale!

 di Rita Occidente Lupo

 La crisi economica flagella anche il Natale nella sua tradizione. Quella che vanta a San Gregorio Armeno, i simboli millenari d’una Natività che si rinnova e che quest’anno addensa i pastori con la figura di Papa Francesco.Quei pastori che il professore Bellavista, ricordava nella sua Napoli “facessero il Natale”. Ma, in chiave di magra, da centellinare. E così, tra la curiosità dei visitatori di sempre, più attenti che mai a lesti ladruncoli, si sceglie ciò che costa meno, riducendo all’essenziale gli elementi della piccola Betlemme: c’è chi sceglie l’acquisto del solo Bambino Gesù, circa 130€, giacchè l ‘ intera famiglia di Nazareth sfiora i 700-800€. Costo di un pastore, da 15 a 1000€, ovviamente non alto 35 cm., con abiti in seta e velluto: là meglio non accostarsi! C’è chi dà man forte all’inventiva e riscopre il cartone domestico ed il sughero, con tanto di colla e carte colorate! Il presepe di Eduardo, riproposto con tanto d’inventiva! Ma quello che si respira nella storicità di Napoli, la fucina artigianale partenopea, dopo la riapertura della storica strada dei presepi. In fondo, San Gregorio, pullula vitalità proprio a Natale! Pastori, dunque per ogni esigenza: Ma il bue, che deve scaldare il Bimbo di Betlemme, le pecorelle, che restano in disparte tra le dune di cartapesta, ancora chiedono spazio… facendo i conti con il piatto portafogli!