Agropoli: Coronavirus, Sanità, Elvira Serra "Incarichi a professionisti e non a mediocri!"

Rita Occidente Lupo
Appello alla Sanità qualificata, quella che vede in campo professionisti competenti e non improvvisati, in ruoli verticistici solo per scatti politici. Chi non vive sul campo le dinamiche di una professione, che resta una missione, non può calarsi appieno nelle dinamiche civiche. Specialmente in un momento difficile come quello attuale, che vede in prima linea gli eredi d’Ippocrate, in vere e proprie crociate per salvare vite umane.
“L’emergenza richiede  specifiche competenze- commenta Elvira Serra, Primario di Medicina Generale e già Aiuto Responsabile di Cardiologia, nonchè Anestesista rianimatrice perfezionata in angiologia, con tanto di Master in Direzione di Struttura complessa-. La Sanità oggi ha più che mai bisogno non di generali, bensì d’operai.” Secca e lapidaria la Serra, che vanta a suo attivo un nutrito curriculum professionale, che l’ha vista relatrice in diversi consessi anche europei specialistici.  Contraria al baratto politico in Sanità, alla corsa ad occupare ruoli apicali senza debite competenze.
“Non si scherza con la vita umana- aggiunge- ed il medico deve essere all’altezza del ruolo laddove c’è bisogno della sua presenza. Non darsi alla macchia e lasciare il territorio sguarnito, soprattutto quando questo implora assistenza. La Sanità campana è stata sempre sacrificata dalla corsa al risparmio, impedendo anche alle intelligenze locali, di dedicarsi a dovere ai pazienti. Le sacche burocratiche hanno sottratto tempo prezioso a bisognosi di cure. Nel nostro Paese, la Medicina Generale è quella più prossima al cittadino, ma i colleghi di Base devono esser drizzati diversamente. Occorre un’inversione di rotta giacché spesso sono le vittime sacrificali del sistema. Mi riferisco al centinaio di colleghi che nei mesi scorsi, ai primi albori del Coronavirus, senza protezioni di sorta, sforniti di mascherine, disinfettanti ed altro, a mani nude si son ritrovati a dover soccorrere, tra mille incertezze, i colpiti da un virus subdolo ed ancora ignoto per molti aspetti. Da ex Medico anche del 118  so bene che, quando scatta la fase emergenziale,  la corsa contro il tempo!
Oggi conosciamo senza dubbio meglio il Covid-19, per cui adottiamo quelle misure anti contagio che ci vengono costantemente dal Governo, ma occorre spezzare la catena dei contagi: rompere l’anello di collegamento del virus, in modo che soccomba, non sapendo come sopravvivere. Stiamo guardando ottimisticamente ai vaccini, ma non siamo ancora in grado di poter cantar vittoria, data la mutevolezza virale. Purtroppo tanti errori potevano essere evitati, ma lo stato agonizzante del nostro sistema sanitario, frutto di pregresse crisi, ci ha colti impreparati a fronteggiar il peggio. Se nella Sanità non scartiamo le mediocrità, che occupano ruoli da incompetenti, non usciremo dalle attuali sabbie mobili. Eppure di professionisti 10 e lode, che hanno a proprio attivo grande competenza e professionalità, ce ne sono! Occorre dare proprio a questi, al di là del colore politico, incarichi di direzione, per far sì che il sistema possa migliorare, per il benessere civico!”