Cava de' Tirreni: Ospedale, Partito Comunista su chiusura Rianimazione

Non possiamo fidarci delle rassicurazioni di De Luca. L’Ospedale di Cava de’ Tirreni è di fatto ridimensionato fino a data da destinarsi.
In questa scelta dell’Azienda Ospedaliera Universitaria si manifesta in maniera inequivocabile il fallimento della politica sanitaria nazionale, regionale, locale. Da anni denunciamo che il disegno dietro l’Ospedale cittadino prevede una lenta e inesorabile frammentazione, che porterà alla chiusura o comunque ad un drastico ridimensionamento. Allo stato attuale, con una sola unità anestesiologica disponibile per le emergenze, il nostro Ospedale è un presidio di Primo Soccorso che non saprà e non potrà accogliere alcuna emergenza, di media o grave entità.
Dopo il presidio dei lavoratori dell’Ospedale il Sindaco è corso ai ripari chiedendo le rassicurazioni del Governatore. Beh, noi da un bel po’ di tempo non possiamo fidarci degli annunci e dei proclami di De Luca, perché puntualmente vengono disattesi.
Condanniamo -inoltre- da una parte la criminalizzazione e la delegittimazione portata avanti dagli amministratori del centro-sinistra cavese, i quali, invece di rimboccarsi le maniche, hanno saputo soltanto alzare gli scudi nei confronti delle legittime critiche dei cittadini, mossi da una giusta rabbia e una giusta voglia di mobilitazione; dall’altra parte condanniamo lo sciacallaggio dell’opposizione del centro-destra e de La Fratellanza, che sta provando a sfruttare l’Ospedale, la mobilitazione degli operatori sanitari, la rabbia dei cittadini, per portare un attacco consiliare all’amministrazione e sostituirvisi, fingendo di dimenticare che le politiche sanitarie del centro-destra sono colpevoli del disastro attuale tanto quanto il centro-sinistra.
Siamo responsabili, sappiamo che l’emergenza Coronavirus necessita di grande attenzione. Ma ciò non nasconde il fallimento della politica borghese ad ogni livello, colpevole dello smembramento, delle chiusure dei reparti, della riduzione all’osso di servizi sanitari essenziali, in un momento storico in cui la capillarità della medicina territoriale sarebbe il primo deterrente all’esplosione dei Covid-Hospital e all’estremo disagio dei poli ospedalieri metropolitani.
Non resteremo con le mani in mano. Non lasceremo che il problema cada nel dimenticatoio o sia sfruttato ipocritamente dall’opposizione e dalla maggioranza cittadine per meri interessi di potere.
 Mariano Mastuccino
Partito Comunista – Cava de’ Tirreni