City Angri sconfitta in casa

La sconfitta in casa impone delle riflessione alla società del City: il ko per quanto faccia male, potrebbe risvegliare il valore della sconfitta rendendo la squadra più forte.

Ricorda City Angri: saper perdere significa accettare di non essere ancora arrivati allo stato di forma ottimale, significa accettare che gli avversari hanno fatto una gara migliore, significa accettare di aver commesso degli errori durante la partita che durante.

Il City Angri deve riconquistare quella fiducia in sé stessa dimostrata dopo la grande vittoria in campionato rimediata alla prima giornata

Superare i limiti e gli errori

Le sconfitte servono per migliorare non per abbattersi. La sconfitta aiuta a crescere, a maturare e a migliorare le proprie prestazioni. In ogni competizione, se si parte già con il presupposto di dover vincere a ogni costo, si finisce solo per farsi del male.

La prossima partita deve essere il nuovo punto di partenza, l’inizio di una svolta dove rivedere i propri programmi, ricostruire la squadra e dimostrare il proprio talento. Spetta ai tecnici una valutazione critica sia tecnica che psicologica per capire effettivamente quali sono stati gli errori e quindi lavorare al miglioramento.

La cronaca.

Un primo tempo senza particolari emozioni. Le due squadre si scontrano senza farsi particolarmente male. Le trame e le conclusioni sono  sterili, le due squadre si concentrano di più sul non prenderle.

Nel secondo tempo bastano dieci minuti ai ragazzi di Corbo per passare in vantaggio: traversone di Condolucci, ingenuità dei centrali dorici e Mazzeo non perdona trafiggendo De Marinis. Qualche istante più tardi Olympic in dieci per il doppio giallo comminato a Viviano e ghiotta occasione per il City di pervenire al pari. Un intervento apparso involontario di Condolucci in piena area, induce il direttore di gara ad assegnare la massima punizione ai padroni di casa. Dal dischetto si presenta Zarra ma Gargano lo ipnotizza. Da questo momento in poi è stato un attacco all’arma bianca che però non ha sortito gli effetti sperati

Basta polemiche

Ora bisogna rimboccarsi le maniche e ritrovare il giusto accordo che farà risalire i ragazzi del city

Superare la delusione: questo è importante, bisogna guardare avanti e andare avanti. C’è stata una retromarcia, ma la meta è là che aspetta. Ci sono altre partite, ci saranno altri ostacoli da superare. Basta guardare indietro e dispiacersi.

La sconfitta non è un fallimento. Il vero fallimento si ha quando ci si arrende. Una sconfitta deve essere considerata come un’esperienza che migliora se stessi, come una lezione di vita che faccia riflettere sui punti deboli, che rinforza il carattere, rendendo più forti di prima.

Con questa partita sono emersi i limiti e gli errori, ammessi anche dal mister, di una squadra non ancora compatta.