Racconti Africani: un vera amicizia è forte contro tutto

Padre Oliviero Ferro
Un giovane si mise in viaggio. Arrivato in un villaggio sconosciuto, si sentì chiamare col suo nome e subito rispose: “Sono qui”. Ma le persone si meravigliarono, perché si trattava di un altro giovane nato, anche lui, nel medesimo villaggio. Fu grande la loro sorpresa quando li confrontarono. Erano nati il medesimo giorno, portavano il medesimo nome e avevano la medesima altezza. Gli anziani li invitarono a concludere il patto di sangue: gli incisero la pelle del braccio, ciascuno bevve un po’ di sangue del suo compagno e unirono le loro piaghe perché il loro sangue si mescolasse. Da allora, vissero in un’amicizia profonda, in una comunione di pensieri e di cuori, cosicché le vecchie del villaggio cominciarono a diventare gelose. Iniziarono a spargere calunnie contro di loro. Tempo perso. Di fronte a ciò, ognuno dei due rispose: “Noi siamo come un ponte di liane. Anche se è minacciato dal marcio che voi volete seminare, non si romperà mai”.
Come dice il proverbio: “Anche se il ponte di liane è minacciato dal marcio, dalla putrefazione, non si romperà mai” (La vera amicizia resiste agli attacchi di cui è fatta segno. Tu puoi invecchiare e deperire, ma quello che tu hai fatto resterà dopo di te e aiuterà i tuoi successori, come le forti liane che servono da bordi e da sospensione al ponte di liane, sopravvivono alle corde fini del piano del ponte sul quale si cammina).