La Madonna come Madre che soccorre in tempi di crisi

don Marcello Stanzione

In tempi di calamità naturali, terremoti alluvioni, o guerre o pandemie sempre e ovunque ha operato, com’ è dimostrato dalla fede dei credenti di tutte le religioni, l’archetipo della “Madre”. Invocata nel bisogno di soccorso materiale, ma anche nel desiderio di cibo spirituale, Ella è stata ed è l’intermediatrice per la salute terrena e la salvezza eterna.La Madreinfatti si adopera affinché vengano accolte le umane preghiere e le aspirazioni sovraumane presso il supremo Reggitore dell’Universo, anche al di là della misura della sua divina giustizia.

Nella storia delle religioni,la GrandeMadreè onnipotente con funzioni di curatrice degli interessi delle creature. La più antica tradizione riferisce che, in situazioni di emergenza, gli uomini si rivolgevano a un’entità, detta appunto la “Grande Madre”, che faceva la sua comparsa sulla Terra venendo fuori dalle montagne e, in special modo, dalle grotte (così a Creta, come, modernamente, a Lourdes). “Madre! Madre!” invocavano anche i popoli dell’antica India, riconoscendo nelle loro visioni Kalì, sposa di Shiva.
Ma è nelle confessioni cristiane che si precisa il volto della Soccorritrice che ha il nome di Maria. L’amore e l’attaccamento dei veggenti e dei profeti perla Madonnasono praticamente illimitati.
La Chiesacattolica insegna che Maria, madre di Dio e madre degli uomini, nella stessa maternità svolge specificamente il suo ruolo ed esplica eminentemente il suo compito. E, pertanto, in cielo, Maria “conosce” in Dio ciascuno dei suoi figli: la sua realizzazione è chiara e trasparente nella perfezione della sua realizzazione. Conosce uno a uno i suoi figli e li ama; e perciò li assiste – dato che è canale della potenza di Dio – raggiungendoli.
Sulla base della fede, la profezia è dunque una manifestazione soprannaturale. I veggenti delle apparizioni della Madonna spesso dicono di vedere una nube lucente attraversare il cielo: la nube va a posarsi a breve distanza da loro per lasciar uscirela Vergine“in carne ed ossa”. Ella poggia i piedi sulla nuvola raccoltasi sotto di lei a mo’ di cuscino.
“Se il mondo non cambierà – avvertì negli anni passati del secolo scorso tra il 1961 e il 1965 la Madonna alla giovane veggente Conchita Gonzales di Garabandal – ci sarà un castigo. Esso sarà più terribile di qualsiasi cosa che possiamo immaginare, perché sarà il risultato del diretto intervento di Dio. Io so in che cosa consisterà, perché la Vergine me l’ha detto, ma non posso riferirlo. Inoltre, io ho visto il Castigo. Sì, posso assicurare che se verrà sarà peggio che se fossimo circondati dal fuoco, peggio che se avessimo fuoco sopra e sotto di noi”.
Non c’è profezia mariana di questi anni che non contenga gli stessi motivi del messaggio consegnato a Conchita nel 1965 dalla Madonna a Garabandal. Il veggente Enzo Alocci, l’anno dopo, nel 1966, parlò per ispirazione profetica con i medesimi toni e con gli stessi contenuti in Italia, nel paese toscano di Porto Santo Stefano:
Un giorno si vedranno cose che impressioneranno tutto il mondo e sarà come una fine. Quel giorno, con forte rombo di tuono, un carro di fuoco attraverserà tutto l’universo … Quello sarà l’avviso che il ‘castigo’ di Dio è vicino. La Terra tremerà, il sole girerà su sé stesso con grande esplosione; la luna sarà a lutto … In quel momento il cielo sarà limpido da ogni nube ed il ‘fenomeno’ miracoloso sarà visibile da ogni parte della Terra. Dopo, il sole si allontanerà e un forte rombo scuoterà la Terra e sarà buio”.
Continuano, con similarità di contenuti e di accenti, i messaggi di Maria ricevuti dai veggenti:
Recitate il santo Rosario, portate il vostro scapolare. Bisogna mantenere una costante veglia di preghiera e avvisare l’umanità di ricevere i sacramenti e servirsi delle reliquie, medaglie, acqua santa, ceri benedetti, Agnus dei, scapolari. Il vostro coraggio sarà la Croce e la Conoscenza della Verità”.
E ancora:
La vostra vita deve rimanere libera dalla contaminazione delle cose mondane e dai piaceri del mondo. Perché ora il mondo sta nelle mani sbagliate, in quelle di Satana”.