Coronavirus: Fondazione Terrone – MESPI – Lettera di solidarietà a Comitato Bergamasca “Noi Denunceremo”

Carissimi, con il cuore aperto mi rivolgo al Comitato della Bergamasca “Noi Denunceremo” perché sento che sia necessario essere solidali con chi ha vissuto una tragedia immane legata all’incapacità di gestire, soprattutto da un punto di vista umano e quindi medico, l’emergenza Coronavirus in particolare nella Regione Lombardia.

È ormai ben noto che si sia aperta una indagine in merito e il Comitato “Noi Denunceremo”, con forza e anche coraggio, ha urlato e chiesto aiuto al Presidente della Commissione Europea e della Corte Europea dei diritti dell’uomo appellandosi a determinati articoli della nostra pregevole Costituzione che tutela i diritti alla dignità umana, alla vita, all’integrità fisica e psichica oltre che garantire la salute e cure gratuite.

Abbiamo assistito ad un vero e proprio crimine contro l’umanità e la mia vicinanza ai familiari e a tutte le persone che hanno subito un torto simile deve essere chiara e determinata.

Carissimi, tralascio il fatto politico, nonostante sia convinto che l’apparato della politica abbia grandi responsabilità, ma non posso tollerare che tutto l’accaduto sia dovuto alla mera negligenza di chi non conosce le regole e le misure di tutela della salute e, in questo caso ancora più grave, nessuno si è interessato di attuarle in base al D.Lgs. 81/08, lo strumento unico e solo capace di tutelare la salute dei lavoratori. Sarebbe stato determinante dover preservare e proteggere prima di tutto i medici e tutti coloro che , accanto a loro e ai malati, svolgono il delicato lavoro perché solo attraverso la loro custodia si sarebbe potuto poi curare i contagiati dal virus. Se in primis, i medici sono stati sprovvisti di D.p.i. non c’è alcuna possibilità di argomentare, nessun modo per giustificare, nessuna opportunità di poter salvare chi ha voluto, perché si è trattato veramente di un atto di volontà, che accadesse quello che tutti conosciamo.

I colpevoli devono pagare e lo dico con forza. Il Comitato “Noi Denunceremo” deve agire ed essere accompagnato in questa terribile lotta per raggiungere la verità ed avere giustizia in nome di tutte le persone che, molto probabilmente, avrebbero potuto evitare la loro incomprensibile fine.

Mi si riempie il cuore di tristezza di fronte a tanto sfacelo.

Dove stiamo andando? Cosa ci spinge ad essere più crudeli della brutalità? Come potremmo un giorno sentirci liberi nella coscienza? Siamo uomini che camminano sul filo precario, sbilanciati tra il desiderio di voler tendere al cielo mentre un peso, quello della superficialità o forse della cattiveria o ancora quello della necessità di voler credere che l’economia sia l’unica arma per salvare il mondo tralasciando tutto e tutti, ci fa cadere in basso, dove non esiste più nessuna vocazione alla dignità.

Carissimi, sono al vostro fianco; marcio con voi in questa lunga passione, tremenda quanto determinante. Forse ci condurrà verso le arsure di una terra mai più toccata dal bacio del sole o, magari, potrà farci strada verso una luce di speranza. Io desidero che voi possiate ancora far nascere un sorriso sulle vostre labbra!

Il Presidente

Ing. Francesco Terrone