Animali d’affezione… crescono

Animali d’affezione… crescono

di Rita Occidente Lupo

Animali d’affezione sempre più numerosi nelle case italiane: circa 7 milioni di cani e 7,5 milioni di gatti, la maggior parte dei quali considerati a tutti gli effetti membri della famiglia. Nella nuova filosofia pet friendly, l’animale di casa compagno di viaggio con cui condividere tutto, gioie e dispiaceri. Di qui il boom della pet therapy. Ma gli animali assurgono a veri e propri protagonisti del team familiare, perché risentono degli umori dei propri padroni: dallo stress, al banale virus influenzale. Pertanto anche la loro salute va curata non solo sotto l’occhio veterinario, ma anche con la farmacopea doc come l’omeopatia, che affianca la medicina tradizionale.  Per cui vanno anche seguiti con amore ed alimentati opportunamente, bandendo anche cibi commerciali, spesso non in linea col fabbisogno naturale dei singoli. I cani mangiano prede e vegetali che trovano come carne cruda, non sempre fresca, lontana da croccantini e scatolette che vogliono ogni pasto calibrato in carboidrati, fibre e proteine. Certamente, la comunicazione, basilare, per instaurare un rapporto empatico con l’animale, al di là di cliker, giocattolini nello zaino e biscottini in tasca. Inoltre, senza forzatura, avviare il quattrozampe al movimento ritmato, grazie alla canadese Dog Dance, consente di sgranchire muscoli e zampe!