Castel Volturno: in arrivo 5000 extracomunitari, Diana “Senza controlli, bomba epidemiologica”

Questa settimana scade il bando che ha destinato circa 7,5 milioni di euro ai lavoratori e braccianti stranieri regolari, ovvero muniti di permesso di soggiorno, che arriveranno in massa nel Casertano e nel Salernitano, per andare a lavorare nei campi.

Cesare Diana, ex consigliere castellano preoccupato per la situazione sanitaria locale, ha dichiarato: “L’ultimo dpcm e l’ordinanza del Governatore della Campania, impongono rigidi controlli nei confronti di tutti i cittadini italiani che circolano sul territorio nazionale e che intendono fare ritorno nella nostra Regione. Seguendo questa linea De Luca ha anche chiuso le isole, adesso però appare davvero incomprensibile come si possa improvvisamente accettare lo spostamento in massa di circa 5mila stranieri solo nel comune di Castel Volturno.”
“Il problema – precisa Diana – non è la nazionalità o il colore della pelle, bensì la sicurezza sanitaria, poiché la circolazione di questi lavoratori, che si riverseranno nel territorio comunale, se non monitorata potrebbe trasformarsi in una bomba epidemiologica. Questo è il rischio che dobbiamo evitare e per questo chiamo in causa tutte le istituzioni: il sindaco, il Presidente della Provincia e il Governatore della Campania, affinché tutto ciò sia scongiurato. È inaccettabile chiudere in casa per due mesi i cittadini, provati sia psicologicamente che economicamente dalle misure di sicurezza anti contagio, e poi di punto in bianco consentire l’arrivo di un flusso incontrollato di 5mila persone, che già solo per numero saranno impossibilitati a rispettare il distanziamento sociale.”
“Noi castellani chiediamo a gran voce, che il sindaco di Castel Volturno, adotti tutte le misure possibili e immaginabili affinché tutto questo non avvenga, oppure che avvenga nel pieno rispetto del dpcm e delle ordinanze regionali. Chiediamo a Petrella – conclude – di emanare un’ordinanza ad hoc e di rivolgersi al prefetto e a tutte le istituzioni competenti, perché non possiamo assolutamente rischiare, dopo i sacrifici fatti per arginare la diffusione del Coronavirus, di diffonderlo incentivando il contatto tra persone”.