La voce e la vita della Chiesa: la Quaresima

Diacono Francesco Giglio

L’anno 2020 sicuramente sarà ricordato per il particolate momento che stiamo vivendo, ma la Chiesa come credenti, ci ricorda che per giungere alla “Pasqua” bisogna passare attraverso la “Quaresima” e ci esorta a viverla come  “un itinerario spirituale e un cammino di conversione verso la Pasqua malgrado il coronavirus”.

Ci chiede di fare silenzio dentro ed intorno a noi per predisporci all’incontro con il Padre e riprendere quel dialogo che forse per tanti motivi abbiamo interrotto.

Ecco allora la necessità del silenzio, di metterci in ascolto della Parola di Dio e di aprire il nostro cuore alla preghiera, al digiuno e ai gesti di carità.

Sforziamoci di non far prevalere su di noi l’azione del maligno, che ha come finalità quella di scardinare dai nostri cuorila Parolache salva. Questo periodo particolare dell’Anno Liturgico dovrebbe servire a farci riscoprire quanto è bello liberarsi dalle schiavitù e dalle catene, com’è bello riprendere il cammino verso la casa del Padre e vivere quotidianamente il nostro esodo terreno.

Sforziamoci  di ridare il vero significato al nostro vivere da cristiani, Figli di Dio, e scopriremo che, solo alla luce della Pasqua di Cristo e, mediante la nostra fede in Lui, potremmo essere salvi ed entrare pienamente nella comunione trinitaria.

Benedetto XVI, nella sua lettera apostolica “ Porta fideici ha detto: “ la fede deve essere vista come porta, relazione, incontro e pellegrinaggio di vita con il Signore e deve essere esercitata tutti i giorni della nostra vita. Se in noi è forte la fede, allora saremo capaci di superare le prove della vita, il peccato ed il male e dimostreremo al mondo che il Signore è la nostra forza”.

Nessuno di noi può dire di non essere stato mai tentato nella vita, di non aver dovuto fare delle scelte, oppure di non aver dovuto superare dei momenti di sconforto o di scoraggiamento; il periodo quaresimale, quindi, viene incontro a noi quale momento propizio per riscoprire che Gesù è la perfetta rivelazione della santità e misericordia del Padre.

Papa Francesco ci ricorda nella sua Esortazione apostolica Evangelii Gaudium(n.276) “ E’ vero che molte volte sembra che Dio non esista: vediamo ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà che non diminuiscono. Però è altrettanto certo che nel mezzo dell’oscurità inizia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi produce un frutto ”.

Facciamo della nostra quaresima un forte momento di verifica e di presa di coscienza, impegnandoci a trasformare noi stessi ed il mondo che ci circonda in una fiduciosa attesa del nuovo e del bello.

Con le parole di S.Agostino chiediamo al Signore di “ essere obbedienti senza ribellione, poveri senza avvilimento, casti senza decadimento, pazienti senza mormorazione, umili senza finzione, allegri senza ilarità, maturi senza pesantezza, agili senza leggerezza, timorosi di Dio senza disperazione, veritieri senza doppiezza, operatori di bene senza presunzione, capaci di correggere il prossimo senza asprezza e di edificarlo con la parola e con l’esempio, senza ipocrisia ”.

Se faremo questo potremo dire di aver ben compreso il senso della Quaresima e quindi con gioia annunziare che Cristo è  “ la nostra luce e la nostra vita nuova  “. foto altomolise.net