Coronavirus, sociologo Ferrarotti: “Quando l’incubo sarà finito nasceranno più figli”

Giuseppe Lembo

Non si tratta di un incubo cancellabile con un semplice colpo di spugna!

Il suo passaggio, per niente indolore, si porta dietro riflessioni profonde che vanno oltre la semplice speranza sociologica italiana di una nuova e saggia decisione italiana di fare nascere più figli, mettendo fine ad una denatalità di lunga durata, con una popolazione italiana interessata da invecchiamento da “decrescita infelice”e da un’UMANITA’ che scivola tristemente nel sempre più crescente e diffuso Mondo disumano.

Siamo ad una nuova condizione italiana, europea e dell’Occidente più in generale, sempre più indifferente ai saperi, alla cultura ed ai valori dell’UMANITÀ, negandosi, così facendo, tristemente al Futuro. Sono segnali sempre più concretamente visibili e vicini dell’inizio di una crisi profonda di un’UMANITÀ che vive male il proprio presente e sempre più tristemente si nega al Futuro.

Siamo sempre più vicini al tramonto di una visione del Mondo, soprattutto dell’OCCIDENTE, tristemente dominato dall’antitesi, da pathos storico/esistenziale tra la visione di un Mondo ricco dell’UMANITÀ dell’ESSERE ed un progresso tecnico e tecnologico che pensa a sostituire il “CERVELLO UMANO” ed i valori di UMANITÀ, pensando all’alternativa del Progresso Tecnico e Tecnologico ed all’I.A. -intelligenza artificiale- che, oltre all’OCCIDENTE, segnerà i destini dell’UMANITÀ, sempre più tristemente disumana e capace, essendo orfana di valori e di saperi di farsi un “Male da morire”, da fine del Mondo.

Non giova all’UOMO DEL MONDO, vivere la propria vita, circondato da “CIVILTÀ CHE DECLINANO”, come l’OCCIDENTE, per colpa dell’UOMO che si allontana sempre più dall’ESSERE e dai suoi insostituibili ed assolutamente necessari VALORI DI UMANITÀ!

Il Futuro è prima di tutto di un’UMANITA’, con in sè l’UOMO, protagonista dei valori dell’essere in divenire.

Salvare l’uomo ed il mondo, da catastrofi di disumana distruzione, sempre più vicine, per una crisi di disumanità profonda, dovuta all’uomo che, alimentando una ”falsa cultura”, va perdendo la saggezza dell’umanità di insieme, assolutamente necessaria al futuro del mondo.

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