Coronavirus: professore Giulio Tarro “Covid-19, virus non creato in laboratorio!”

di Rita Occidente Lupo

“Sono sinceramente preoccupato, alla luce dei dati di ieri, in merito al numero dei contagi da Covid-19 nel Paese. Sembrava che la curva per quattro giorni si stesse assestando, facendo ben sperare in una discesa dell’avanzata virale ed invece i dati di nuovo in ascesa, mi fanno riflettere ulteriormente. Senza dubbio gli spostamenti di tanti dal Nord, al Sud nei giorni scorsi, hanno alimentato i contagi .” Il professore Giulio Tarro, noto virologo, segue costantemente l’evolversi della pandemia e quotidianamente approfondisce la ricerca e gli studi a riguardo. Su probabili terapie funzionali, cauto.

“Parliamo di terapie, non più di prevenzione con antivirali, in quanto siamo di fronte ad un virus ancora sconosciuto. Farmaci che han già trattato l’Ebola. Ora l’attenzione sull’Avigan, che pare in Giappone, somministrato ad ampio spettro sulla popolazione, abbia funzionato, al posto del Remdesivir.  Antivirali dunque, per esempio il Fapilavir, originario dell’Avigan, che si pensa possa agire in maniera precoce, quindi andrebbe somministrato nelle prime avvisaglie del virus. Anche il Plaquenil, prodotto in Francia, un vecchio antimalarico, risponde bene con stato febbrile. Esistono poi antivirali usati per l’HIV, classici, somministrati sia in Thailandia che in Cina per il Covid.

In Italia l’Associazione Nazionale Controllo del Farmaco  li ha ritenuti, insieme all’Avigan, al momento validi.  Per la terapia che si sta sperimentando a Napoli, all’Ospedale dei Colli, con Tolicizumab, occorre monitorare un’ampia fetta della popolazione, non si può su un singolo caso cantar vittoria. Infatti tale prodotto ha svariate controindicazioni, per cui non può esser somministrato in tutti i casi di Covid.

Vaccini? Non ci sono ancora i tempi per averne uno ed iniettarlo! Certamente ogni virus ha il suo, ma al momento non ci troviamo ancora di fronte ad uno che ci possa far cantar vittoria, checchè ne populino sul web! Ripeto, il Tolicizumab non è ad ampio spettro come l’Avigan, che può esser somministrato a tutti i casi.  Ci troviamo di fronte ad una pandemia, perchè l’epidemia non è stata intesa per tempo nel nostro Paese. Con l’opportuna prevenzione. In questi giorni così anomali per abitudini, giacchè il contenimento sta richiedendo l’osservanza di decreti governativi, pullulano in rete troppe fake, che finiscono per alimentare maggiore panico e dar spazio a false idee sul Coronavirus. Un assurdo è quello che porta avanti una tesi complottista, grazie ad una trasmissione televisiva: il virus sarebbe frutto laboratoriale! Nulla di più falso: il Covid-19 non è virus da laboratorio!

In tante epoche ci son state pandemie: storia docet! Per noi, al momento, senza dar spazio ad assurde congetture, tutti son diventati scienziati, virologi e discettano ad ogni pie’ sospinto senza cognizione di causa. Non diamo adito a tante bufale, ne sento a raffica sul Covid e cerchiamo d’esser realisti, restando a casa ed evitando contagi! Dobbiamo giungere all’uscita di tale tunnel, così tanti vivono questo momento, pensando che si risolverà come in altri Paesi, guardiamo alla Cina così messa in ginocchio, evitando la veicolazione d’infetti, l’isolamento in quarantena per i probabili portatori del Covid. Il tutto nell’attesa che gli anticorpi, come per ogni virus, possano svilupparsi e neutralizzarlo, avviene per tutte le malattie infettive. Intanto…No deciso alla fobìa sociale,  Sì categorico al Restare a casa!”