Salerno: “Cura Italia”, C.L.A.A.I.“Bene prime misure emergenziali ma occorrono integrazioni e chiarimenti”

La C.L.A.A.I. di Salerno, d’ intesa con C.L.A.A.I  Nazionale , fa chiarezza rispetto al decreto “ Cura Italia “, soprattutto in merito alle misure ancora da apportare a favore degli imprenditori,artigiani e autonomi. “ Abbiamo approfondito il decreto – spiega Gianfranco Ferrigno, presidente della Claai di Salerno,- “ed abbiamo  riscontrato alcune  misure che possono generare confusione o altre che dovrebbero , essere integrate”. “ E’ chiaramente una legislazione di emergenza , non c ‘ è tantissimo per le imprese” , spiega , invece, l’ Avvocato  Alessandro Limatola, vicepresidente nazionale della Claai. In particolare :“Ad esempio – prosegue – per quanto riguarda il credito d’ imposta sui fitti, il provvedimento riconosce misure per gli immobili C1 mentre ci sono molte attività , soprattutto quelle artigiane che sono in immobili A10. Questo a nostro giudizio andrebbe rivisto con una tutela estesa a tutti”. Quanto alle prestazioni, di cui il comma 1 dell’ articolo 91 de decreto “ Cura Italia”, il  vicepresidente spiega: “ Sono insoddisfatto anche rispetto a ciò . Va chiarito meglio il ruolo del debitore, delle prestazioni e dei risarcimenti, Non si comprende allo stato quale disciplina deve essere applicata”.  Per quanto riguarda gli autonomi: “ Ci sono  alcuni blocchi di attività – prosegue. A cui è stata data una risposta , seppur provvisoria, ci sono altre attività e altri studi professionali che sono stati completamente esclusi. Anche alcune dichiarazioni dell’ ultima ora  del viceministro all’ economia su Facebook lasciano il tempo che trovano se non si concretizzano con atti ufficiali”.

 L’ impegno della Claai è costante , cosi come annuncia il Presidente dell’ associazione salernitana Ferrigno: “ Siamo attenti a tutti i provvedimenti, così come siamo pronti a sostenere quanti ne hanno necessità. Soprattutto in questa fase emergenziale siamo vicini agli imprenditori, artigiani e alle imprese per contenere i danni economici. Allo studio ci sono delle proposte che sottoporremo agli organi preposti, alcune delle quali già avanzate nelle settimane scorse.