Salerno: Coronavirus, consiglieri comunali, richiesta numero verde per anziani e persone sole per farmaci e beni prima necessità

Nessuno si deve sentire solo a Salerno. La mobilitazione generale della collettività salernitana in questa fase emergenziale diventa sempre più attiva e fattiva. Occorre senso di responsabilità da parte di tutti, ma è altrettanto importante che le istituzioni locali offrano rispose immediate alle esigenze dei cittadini e soprattutto di quelli più fragili. Per questo motivo, i consiglieri comunali Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo, Corrado Naddeo, Sara Petrone, Pietro Stasi, Peppe Ventura e Paki Memoli hanno già avuto modo di interloquire con il sindaco di Salerno Enzo Napoli preannunciando una formale richiesta affinchè per tutto il periodo dell’emergenza legata al diffondersi del Coronavirus (fino al 3 aprile), oltre al giusto e doveroso rispetto dei divieti e delle limitazioni imposte dal Governo centrale, Palazzo di Città si faccia carico di attivare un numero verde – gestito da pubblici uffici – al quale tutti i cittadini in difficoltà (persone anziane, persone immunodepresse, persone con difficoltà motorie, a patto che siano vivano da sole e non abbiano parenti ed amici stretti a cui chiedere aiuto) possano rivolgersi per la consegna a domicilio di farmaci (per chi non ha già questo servizio) e beni di prima necessità dei quali avranno fatto richiesta. In queste ore gli stessi firmatari dell’iniziativa hanno anche chiesto ad una serie di realtà associative del territorio di mettere a disposizione dei volontari che quotidianamente possano raccogliere le singole richieste dei cittadini e soddisfarle in breve tempo, portando direttamente al domicilio dei richiedenti medicine e viveri. Un’azione di solidarietà concreta dunque che consenta a tutti i salernitani più fragili di non sentirsi soli in questa fase così delicata per la vita di tutti, ma che sia anche esempio di come, in modo ordinato ed il più sereno possibile (vista la situazione di difficoltà) si possano affrontare queste poche settimane di “isolamento”, certi che ogni comportamento responsabile ed ogni azione virtuosa finalizzata ad impedire il propagarsi del contagio, saranno l’arma vincente per uscire dall’emergenza.