Napoli: Coronavirus, Confraternita Ordine Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay, lettera a ordini cavallereschi

 Gentili fratelli e sorelle, dame e cavalieri, manifesto la vicinanza e abbraccio gli amici del Nord Italia, nonché dame e cavalieri templari per la situazione del Coronavirus, che sta importunando il Paese in tutti i settori, impedendo la normale convivenza nelle famiglie e in ogni altro contesto della vita quotidiana. Ma il nostro pensiero di fratellanza più intenso, nonostante tutto, va a quei cittadini italiani di origine cinese che vivono qui, studiano qui, nelle nostre università, lavorano in proprio dando una mano a sostenere anche la nostra economia. Ecco, questa fascia di persone, importanti per noi , sia sul piano umano, sia sul paino sociale, rischiano di essere oggetto di discriminazione per una colpa che non esiste, se soltanto il rischio per essi, come del resto per i nostri connazionali che vivono, lavorano e studiano in Cina, di essere contagiati da questa nuova e sconosciuta epidemia. E’ pur vero che l’ ignoranza dell’uomo, talvolta porta danni alle collettività, ma è anche vero che se ognuno di noi contribuisce a sostenere il più debole sul piano culturale, tanti inconvenienti collaterali si evitano. L’amicizia tra Italia e Cina è antichissima. E va al di là di Marco Polo, superando il buon Cristofaro Colombo e viceversa, portandomi alla mente il buon Matteo Ricci, che, per noi cavalieri templari, rimane quale esempio di evangelizzatore delle zone orientali. Padre Matteo Ricci (Macerata, 6 ottobre 1552 – Pechino, 11 maggio 1610) era un gesuita, matematico, cartografo e sinologo italiano. È stato proclamato Servo di Dio il 19 aprile 1984. Vissuto al tempo della dinastia Ming, padre Matteo Ricci ha impresso un forte impulso all’azione evangelizzatrice ed è riconosciuto come uno dei più grandi missionari della Cina fino ad arrivare a farsi amare dai cinesi. Il 21 ottobre del 2015 , papa Francesco, in occasione del Convegno internazionale “Nuove prospettive negli studi su Padre Matteo Ricci”, dal 21 al 23 ottobre a Macerata, inviò un telegramma, al vescovo di Macerata con il quale non esitò sottolineare il grande apprezzamento “per l’iniziativa volta ad approfondire l’opera missionaria e l’attività culturale dell’ illustre maceratese” Matteo Ricci, “amico del caro popolo cinese”. Ma esprime soprattutto il ricordo di così zelante uomo di Chiesa, attento ai mutamenti sociali e impegnato nel tessere rapporti tra cultura europea e quella cinese, fino a riaffermare l’importanza del dialogo tra culture e religioni nel rispetto reciproco e in vista del bene comune”. Ecco questo per dire che con quanto sta succedendo in questi mesi , non bisogna allontanarsi dalla cultura per l’ aggravante epidemico, che quanto prima si “spegnerà” con la mano del Signore. Bisogna affrontare insieme con umanità e solidarietà, educazione e buon senso, verso i nostri concittadini di origine cinese, e le loro famiglie, specialmente quelli che vivono nel Veneto, In Lombardia, in Emilia Romagna, colpiti dal Coronavirus, poiché lo stesso buon senso va rivolto, anche se indirettamente, verso i nostri connazionali e le loro famiglie che vivono in Cina. Auspico, quindi, che l’ intera comunità internazionale e tutti gli ordini cavallereschi, in primis i templari, creino momenti di riflessione evitando cosi le incomprensioni e malcontenti, discriminazioni e azioni di cattivo gusto a carattere razzista verso queste persone che, invece, vanno amate e che ci amano da sempre. Peraltro il nostro governo si sta dando da fare per arginare questo spiacevole e inconveniente. E l’analoga azione la sta facendo la Cina verso i nostri connazionali che vivono in quella terra. “Noi della Confraternita dell’Ordine dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay, esprimiamo la nostra vicinanza e preghiamo il Signore Gesù Cristo che ci libera prima possibile da questa epidemia.
Il Gran Priore Internazionale , Fr. Massimo Maria Civale di san Bernardo