Emilia Romagna-Calabria: Elezioni regionali, onore ai vincitori!

di Rita Occidente Lupo

Il grido libero sembra quello delle Sardine, come un passaggio di testimone dal M5S, ormai in caduta libera. Le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, hanno tenuto col fiato sospeso il precario equilibrio partitico, ridisegnando e sfatando pie attese. All’enfasi del Centrodestra, di elezioni anticipate in caso di vittoria romagnola, anche se FdI continua a mietere consensi, l’amara constatazione salviniana della sconfitta, con un naturale  e laconico commento:  “Va sempre rispettato il voto popolare!” Che alle urne affidato il responso finale, al di là d’inciuci, scommesse, proiezioni e sondaggi più o meno pilotati. Per molti sembrava che ormai il nuovo Veltro, soltanto fino a due anni fa osteggiato da meridionali tremanti soltanto al nome Lega, dovesse nella coalizione col sempre sorridente Cavaliere e la grintosa leader della Fiamma, far svoltare una Regione nella sua genesi rossa…ed invece, la massiccia affluenza alle urne e la tenuta del Pd, hanno riconsegnato la leadership regionale al Democratico Stefano Bonaccini, con il 51,6% delle preferenze, staccando col 43,7% la  sfidante Lucia Borgonzoni, espressione della coalizione di Centrodestra. Anche per gli altri sfidanti non è stato certamente un successo: Simone Benini del M5s ha strappato solo il 3,5%. Sotto il mezzo punto gli altri candidati: Domenico Battaglia (Movimento 3v) 0,5%, Laura Bergamini (Partito comunista) 0,4%), Marta Collot (Potere al Popolo) 0,3%, Stefano Lugli (Altra Emilia-Romagna) 0,2%.

Una vera e propria resa dei conti sulla tenuta del Governo Conte bis, perchè per molti più che guardare al verdetto localistico, il cannocchiale puntato sulla ricaduta sull’intero Stivale. Pertanto, più che guardare al singolo leader, occorre riflettere sulla volontà elettorale che non s’è fatta irretire dalle sirene dell’ultima stagione, restando ferma alla sua tradizione rossa.

Discorso diverso in Calabria, dove il Cavaliere ha plaudito a Jole Santelli, candidata azzurra per il Centrodestra, trionfante con il 55,43% delle preferenze e passando all’albo Rosa, come prima Governatrice calabrese. Pippo Callipo per il centrosinistra si è fermato al 30,19%, Carlo Tansi (lista civica) al 10,6% e Francesco Aiello (M5S) al 7,29%. La Santelli è stata definita da Berlusconi “l’emblema del riscatto”, in una terra che al primo posto deve mirare alla sicurezza civica da ogni sorta di criminalità. E la Governatrice, che ha fatto della sua vita una costante battaglia politica s’è dichiarata, anche se completamente afona ai microfoni ad urne chiuse, dopo i primi risultati, fermamente convinta di dare il meglio di sé nel non deludere le attese comuni.

Per il M5S, uscita dall’assise regionale calabrese e presa di coscienza che il vento in poppa, che sembrava farlo veleggiare fino alle scorse politiche, lo sta mollando: sgonfiati gl’incalzanti “Vaffà” di maratoneti sotto l’ala grillina, sperando nella fata Turchina, per il bene del Paese! foto corrieredellumbria.corriere.it