Salerno: chiude “luogo dove nascono sogni”, Amatruda e Caldoro all’attacco

Chiude il ‘luogo dove nascono i sogni’. Il Centro per la tecnica di fertilità, una struttura per la procreazione medicalmente assistita ubicata nella torre cardiologica non avrà un futuro.
“Bisogna fare chiarezza sul centro per la procreazione medicalmente assistita del Ruggi. Dal 2014 è tutto fermo, noi gettammo le basi per un lavoro che doveva partire e crescere” dice Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania.
Fu la sua giunta ad avviare, nel dicembre 2014 con 600 mila euro, la bio-banca, per la conservazione e lo studio del tessuto ovarico e dei gameti, tutto per il potenziamento del centro di procreazione medicalmente assistita.
“Non bisogna ridurre le prestazioni ed offrire, soprattutto alle giovani coppie, un servizio di qualità” conclude.
Nel dibattito interviene anche il giornalista Gaetano Amatruda che punta, di fatto, il dito contro Enrico Coscioni.
Nei prossimi giorni la struttura, oggi ubicata presso la torre cardiologica, dovrebbe (si attende oggi la scelta ufficiale) lasciare spazio alle nuove esigenze del dottore Coscioni.
“Non si penalizzi il centro per la procreazione medicalmente assistita del Ruggi. Circa cinquemila coppie, è questa la media, rischiano di rimanere senza assistenza” scrive il giornalista, dell’Associazione ‘Andare Avanti’.
“Non credo – aggiunge Amatruda  – si possa rinunciare ad una eccellenza per dare ancora più spazio al dottore Enrico Coscioni che è, fra l’altro, consigliere del Governatore. Mi auguro intervengano il Presidente De Luca e il direttore del Ruggi Vincenzo D’Amato, che è persona seria”.