Campania: Confagricoltura “Contratti di Fiume, si parte dall’Alto Sarno per affrontare programmazione interventi su aste fluviali”

Confagricoltura Salerno e Confagricoltura Avellino – con il sostegno di Confagricoltura Campania – sono promotrici oggi – 6 dicembre 2019 –  dell’avvio del tavolo di lavoro del Contratto di Fiume dell’Alto Sarno, che affronta in maniera definitiva le azioni da mettere in campo per gli affluenti del fiume: Solofrana e Cavaiola. All’’incontro – che si tiene nella sede municipale del Comune di Solofra – partecipano tutti i rappresentati dei Comuni dei due comprensori e quelli di tutti gli stakeholder pubblici e privati interessati al miglior governo della risorsa acqua nel bacino del dell’Alto Sarno.

“Come Confagricoltura intendiamo avviare la discussione ed offrire il nostro contributo, in completa sinergia con la Regione Campania e le istituzioni locali, per salvaguardare i territori e gli operatori agricoli che sono coloro che maggiormente pagano il rischio delle esondazioni e delle frane. Dopo Solofra chiederemo i tavoli di confronto anche con altre realtà con cui si era avviato un discorso e metteremo a disposizione le strutture per supportare questi importanti processi di programmazione che ormai non possono più attendere – dichiara il presidente di Confagricoltura Campania, Fabrizio Marzano.

 

Confagricoltura Campania segue da tempo e con attenzione gli eventi idrogeologici rilevanti riguardanti il territorio regionale che – come noto – presenta un’orografia molto complessa che abbinata a fenomeni di inurbamento, impermeabilizzazione di vaste aree prima assorbenti e disordine nel governo dei corsi d’acqua, innalza enormemente il rischio di esondazioni e di danni: ai raccolti, al potenziale produttivo e alle strutture agricole.

Non a caso, Confagricoltura Campania si è fatta promotrice proprio dello strumento derivato dalla normativa dell’Unione europea dei contratti di fiume, entrato nella legislazione nazionale con l’introduzione dell’articolo 68 bis, dell’Atto unico Ambientale ( Decreto legislativo 152/2006) ed oggi recepito sul territorio con la Legge regionale 6 maggio 2019, n. 5 “Disposizioni per la tutela dei corpi idrici della Campania, per la valorizzazione integrata sostenibile dei bacini e sottobacini idrografici e la diffusione dei Contratti di Fiume”.

Il vantaggio di questo strumento è il coinvolgimento dal basso dellintera popolazione che vive all’interno dei bacini idrografici dei fiumi e che è esposta ai rischi derivanti dalle esondazioni e dall’inquinamento delle acque.