Napoli: presentazione “Armaioli Napoletani nei secoli XVI e XVII” di Francesco Colonnesi

Un nuovo, importante, tassello si aggiunge al mosaico prezioso di quella ricerca della nostra identità storica di popolo e nazione che, ormai, non conosce soste. “Armaioli Napoletani nei secoli XVI e XVII” di Francesco Colonnesi è il nuovo libro edito da Giammarino Editore (prefazione di Sergio di Jugolasvia, 16,50 €, pp. 144).
L’autore, avvocato, giudice di pace, appassionato ricercatore e collezionista di armi, con all’attivo la pubblicazione di articoli sulla materia delle armi antiche e degli armaioli, ha ricostruito l’attività degli armaioli a Napoli tra il ‘500 ed il ‘600, attraverso un lungo e laborioso lavoro di ricerca presso gli archivi storici della città di Napoli.
Il volume sarà presentato in anteprima a Napoli venerdì 22 novembre alle ore 18 presso la galleria “Al Blu di Prussia” in via Gaetano Filangieri 42. All’evento, moderato dal giornalista Giuseppe Giorgio, interverranno lo storico Diodato Colonnesi, l’autore Francesco Colonnesi e l’editore Gino Giammarino.
Soddisfazione per la ricerca edita dalla casa editrice napoletana è sottolineata nella prefazione del principe Sergio di Jugoslavia che, dopo aver ricordato l’importanza dei dati ritrovati con questo lavoro, afferma: la nuova opera di Francesco Colonnesi merita attenzione e sono lieto che a scrivere questo volume sia stato il Segretario della Consulta per la tutela del patrimonio e delle tradizioni napoletane dell’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus.
I risultati straordinari della ricerca. Scarsissime sono state – sinora – le notizie su questo campo dell’artigianato importantissimo per l’epoca, eppure a seguito di questo studio si sono ritrovati oltre quattrocento documenti inediti (integralmente riportati in appendice), nella quasi totalità, “Polizze di pagamento” da parte di Banchi pubblici e privati.
Da queste preziose testimonianze si ricavano più di duecentocinquanta nominativi di armaioli attivi sul territorio durante il periodo preso in esame da questa approfondita pubblicazione.
Maestri armaioli, non a caso definiti con l’aggettivo di “magnifico” in alcuni casi, sconosciuti al grande pubblico, ai quali fanno da contraltare i nomi dei committenti, tutti di alto lignaggio e provenienti dalle famiglie della Nobiltà più in vista come quella del famosissimo Don Pedro da Toledo.