Proverbi Africani: la parola

Padre Oliviero Ferro  

In una società a tradizione orale, la parola è il fondamentale messo di comunicazione sociale. La parola, tuttavia, ha un ruolo molto più fondamentale. Essa è rivelatrice della personalità dell’individuo. E’ anche portatrice e trasmettitrice della forza creatrice, protettrice o distruttrice della vita dell’individuo. Con la parola si maledice. Con la parola si benedice. La parola porta prosperità. La parola porta miseria. La parola è il principale strumento di potere dei capi tradizionali. La saggezza tradizionale offre spunti della concezione africana della parola e le sue implicazioni nella vita dell’uomo. Mi permetto di aggiungere che, avendo lavorato in Africa per 13 anni e mezzo, ho capito di più l’importanza della parola, sia nel capire il perché di certi nomi dati ai bambini, sia per imparare di più ad ascoltare e a proclamare con calma la parola. Se io leggo bene, con calma e ad alta voce, aiuto già per la meta della comprensione della medesima. Ed ecco i proverbi. “La parola di matura nel ventre; quando esce fuori, si vede che è già grassa” (Peul, Senegal) (riflettere prima di parlare, perché quando la parola è detta non si ha più il potere su di essa. Come si dice: è peggio il rattoppo del buco). La parola uccide più della spada (vedi cap.3 della lettera di s.Giacomo). “la lancia della lingua vince le lance di una truppa di guerriglieri” (Hutu, Rwanda). E uno simile “La parola è come un coltello, ma le gambe sono come i legumi” (Lari, Congo RDC). E un altro “Con l’arco della bocca, si uccidono tantissime bestie” (Pygmèè, Gabon). Dalla parola si apprendono i pensieri del cuore dell’uomo e forse anche la sua personalità. “Quando i cuore è pieno, la bocca non dice null’altro che questo” (Bamoun, Cameroun). Questo è per un uomo che parla solo e agisce poco. “Il fatto che la bocca dice “fuoco” non necessariamente significa che produce   fuoco” (Malinkè, Senegal) (lo adattiamo anche a qualche politico?). Bisogna essere prudenti nel parlare, perché si rischia che tutti ti ritorca contro. “La lingua è come un leone, può saltare sul suo padrone” (Peul, Senegal). Le persone timide e silenziose sono invitate a parlare poco. “Se alla bocca manca la lingua, non serve a nulla” (Peul Senegal). Nell’esperienza pratica, le persone loquaci hanno forti capacità di persuasione che le aiutano a risolvere i problemi (anche e se forse con astuzia). “La persona che ti supera in linguaggio potrà comprare il tuo cane quando vuole” (Peul, Senegal). Interessante: quando c’è un discorso al quale rispondere, occorre avere capacità di analisi e di sintesi, per saper cogliere e puntare di più sull’idea principale. “Si risponde ad un discorso prendendolo dalla coda” (Toucouleur, Senegal). Una persona troppo loquace finisce col tradire le proprie intenzioni con l’abbondanza delle sue parole” (Toucouleur, Senegal). “Le persone che sanno parlare non sono mai povere” (Ivili, Congo). (l’eloquenza apre molte porte nella vota ed offre tante opportunità a coloro che sanno comunicare. La comunicazione è la madre della ricchezza. Ma può essere anche la fonte della miseria).Bisogna saper portare la responsabilità delle proprie parole nello stesso modo dei propri atti. Non come succede oggi a certi personaggi, quando viene loro detto che si sono espressi in un certo modo. La risposta spesso è “avete interpretato male, volevo dire altre cose; c’è un complotto contro di me; bisogna capire la frase nel contesto. Insomma voi giornalisti non capite niente” “Una discussione è buona alle labbra, ma anche ai piedi” (Basonge, Congo RDC).