San Gennaro Vesuviano: convegno per Natale Ammaturo, prof. all’Univeristà di Fisciano scomparso scorso anno

Anna Maria Noia

A un anno dalla sua scomparsa, avvenuta appunto nel novembre 2018, il centro studi “Michele D’Avino” – in San Gennaro Vesuviano – ha organizzato un convegno incentrato sulla persona del docente Natale Ammaturo. Il dibattito, che avrà luogo venerdì 15 – ore 18 – presso la sala consiliare del Comune di San Gennaro Vesuviano, è intitolato: “Natale Ammaturo. Un sociologo nel Mezzogiorno”. Ricordiamo che Ammaturo ha insegnato presso l’università degli studi di Salerno, su argomenti di Sociologia Generale e di Pedagogia. Ha presieduto anche il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria e ha diretto il dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione (Disuff) – sempre al campus di Fisciano. Dove era molto noto e stimato; ha condotto numerose ricerche in materia sociologica e didattica. Per onorarne la memoria, ecco – dunque – tale convegno. Cui parteciperanno, tra altri, i professori: Costantino Cipolla, dall’ateneo di Bologna; Maria Antonietta Selvaggio – università di Salerno; Paola Martino, sempre dell’Unisa; Aniello Giugliano (costui anche in qualità di vice responsabile del centro “D’Avino”). A coordinare e/o moderare, il docente Gerardo Santella. Per i ringraziamenti, oltre che per un suo intervento, la compagna di Ammaturo: la professoressa Tullia Saccheri, presidente del centro studi succitato. Non mancheranno opportuni momenti di intrattenimento musicale, con i maestri Emanuele Esposito alla chitarra e Antonio Lambiase (mandolino). L’evento, rivolto a tutti coloro che hanno avuto l’occasione e la fortuna di conoscere il sociologo nel corso della sua esistenza, gode del patrocinio del Comune di San Gennaro (Vesuviano) e del contributo della Regione Campania. Natale Ammaturo ben conosceva la realtà del campus di Salerno, spesso si recava anche a Mercato S. Severino per incontri culturali con laureandi e/o per offrire un contributo fattivo in corsi d’insegnamento. Tante le opere da lui siglate, anche assieme ad altri esperti del settore. Una persona di valore, di cultura e squisita sul piano intellettuale e professionale. Un vero signore. Sulle sue orme le figlie Irene e Giovanna – particolarmente quest’ultima, impegnata nel mondo della scuola e dell’educazione. Nell’ambito della convention, i relatori amici e/o conoscenti o colleghi di Natale Ammaturo sono tutti di gran calibro e dal profilo prestigioso: partiamo dal professore Cipolla, laureato col massimo dei voti in Scienze Statistiche e Demografiche (una disciplina utile anche per la Sociologia e la metodologia della ricerca ad essa collegata) all’università di Roma (1970). La carriera accademica e le attività didattiche di Costantino Cipolla sono lunghe e valide, con grande esperienza e un buon numero di specializzazioni. Lungo gli anni ha ottenuto importanti incarichi di insegnamento e non solo. Le attività di ricerca hanno riguardato, per il prof, vari ambiti e/o branche dello scibile umano – dalla salute alla sessualità alla sicurezza, alla storia sociale del Risorgimento. A tali attività affianca (ha affiancato) anche la prolificità editoriale, con contributi librari e/o di ricerca – dagli anni ’80, essendo stato direttore (con Achille Ardigò) della Collana di Cultura Sociale presso Morcelliana Editrice di Brescia. Ha condotto vari studi, ispirando pubblicazioni. Per Maria Antonietta Selvaggio, anch’ella è una protagonista di spessore nel campo delle materie umanistiche e della sociologia. Ha insegnato, per circa vent’anni, nei licei occupandosi di didattica della storia e di memoria, identità, cittadinanza. Allo stato attuale, è ricercatrice alla facoltà di Scienze della Formazione a Salerno. Qui la sua cattedra è quella di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi nonchè di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio – corso di Laurea in Scienze dell’Educazione. Tante le pubblicazioni, tra le quali citiamo: “Cosmocittadinanza versus cosmocrazia. Figure della cittadinanza democratica nella società globalizzata” – in “Globalizzazione e cittadinanze” – con Natale Ammaturo edizioni; per Ceim Mercato S. Severino – 2006. Paola Martino è laureata, con lode, dal 2002 proprio a Salerno. Possiede all’attivo il titolo per il dottorato di ricerca in Metodologia della Ricerca Pedagogica e Psicologica. Attualmente è ricercatore senior di Pedagogia Generale e Sociale. Anch’ella vanta suoi volumi dati alle stampe: ad esempio “Il confine e la soglia. Il farsi umano tra antropopedagogia e postumanesimo” – Pensa, Lecce (2017). Pure il moderatore, ovvero Pasquale Gerardo Santella, ha un ottimo curriculum di docente; tra molte altre cose, ha insegnato materie letterarie per quaranta anni e si è occupato di formazione docenti – sia in ambito locale che universitario. È di Palma Campania. A concludere il tutto, sempre nel grato ricordo del professor Ammaturo (seguendo il suo esempio, il suo insegnamento), la compagna Tullia. Una donna energica e determinata, ma anche dolce. Molto competente nelle discipline educative e didattiche. Anche Giugliano è un grande professionista, che opera con passione al centro studi. Il tributo al docente scomparso è opportuno e doveroso, per omaggiare un uomo libero e perbene. Con un intelletto luminoso. Verso il futuro, dalle radici.