Proverbi Africani: la previsione dei pericoli nella vita

Padre Oliviero Ferro  

Il pericolo è qualcosa che minaccia e nuoce alla vota personale e comunitaria. Ci sono minacce visibili ed esplicite e minacce invisibili e occulte. L’africano, con la sua credenza molto acuta dei pericoli provenienti dall’una e dall’altra sfera rende molto vigile il proprio comportamento e i propri contatti. Con i proverbi, si insegna sia la previsione sia la soluzione dei pericoli piccoli e grandi. I saggi raccomandano prudenza e chiedono persino la fuga dalla tentazione. “Prima che arrivi la notte, non c’è boschetto che non serva di riparo” (Tutsi, Burundi) (un pericolo ravvisato è a metà scongiurato). Uno sconosciuto rappresenta sempre un pericolo latente, come oggi quando arriva qualcuno che non è del nostro paese. “Chi attraversa una foresta sconosciuta, vi taglia un bastone sconosciuto” (Hutu, Burundi).  Naturalmente, se possibile, è meglio saper prevedere i pericoli. “Ciò che attrae un granchio, sono le termiti” (Basonge, Congo RDC). Finchè il pericolo rimane, è meglio non rischiare. “Finchè il fornello non si è raffreddato, i cani non vi mettono il muso” (Mossi, Burkina Faso). E’ meglio fuggire di fronte ai pericoli e alle tentazioni che esporsi. “Di fronte al fumo, il rimedio è uno solo: fuggire” (Basutho, Lesotho). Ci può essere il caso che hai evitato un pericolo e ti trovi ad affrontarne uno più grande. E se non hai protezione, è meglio evitare la provocazione. “Fuori dal suo buco, il topo non sfida mai il gatto” (Massai, Kenya). Se non ti senti all’altezza, è meglio prevedere il pericolo. “Un’antilope nana non dorme sotto le foglie che si agitano” (Basengele, Congo RDC). Se hai scampato un pericolo, non rischiare di nuovo. “Non si accarezza due volte la coda di un gorilla” (Fante, Ghana) e “La tartaruga non morde la coda del leopardo” (Pygmèe, Gabon). C’è un pericolo che sta sempre dinanzi a tutti. “E’ come una pantera che gira intorno all’agnellino” (Zezenu, Zimbambwe). Fai attenzione a non creare, senza saperlo, delle situazioni che comportano pericoli per la propria vita. “Non fare come la cavalletta che scava essa stessa la propria tomba” (Douala, Cameroun). Se fai un lavoro pericoloso, stai sempre vigile, lo stesso se ti trovi di fronte a una persona pericolosa. “Attento, è come un coltello, non ha occhi” (Bangala, Congo RDC) e “E’ come un fuoco in fiamme, rischia di bruciarti” (Pygmèe, Congo RDC). Se ti esponi a troppi pericoli, un giorno qualcuno ti farà del male. Lo stesso può capitarti se non ascolti i consigli. “Il saltatore di ostacoli non sa quale gli romperà la gamba” (Tutsi, Rwanda) e “Un bambino testardo uccide un uccello che non si mangia” (Tutsi, Rwanda). Attento a non creare situazioni pericolose per la tua vita. Se tu spargi il male, l’odio, presto o tardi, ti ritornerà con gli interessi. “Per favore, non sputare in aria, la saliva ricadrà su di te” (Baoulè, Costa d’Avorio). Attento a non provocare un avversario nel proprio campo di forza, insomma non fare il bullo. “Non si attacca il leopardo mentre si trova nel proprio rifugio” (Baluba, Congo RDC) e “Quando hai una sola lancia, non cercare di servirtene per attaccare un leopardo” (Bamilèkè, Cameroun).  Fai attenzione a non esporre le tue debolezze, perché i tuoi avversari potrebbero approfittarne. “Il maiale che si è ferito alla zampa, nasconde sempre quelle ferite, per paura di essere abbattuto” (Pygmèe, Gabon). Infine: stai attento alle cose troppo desiderate, perché possono portarti delle disgrazie. “La tua golosità ti farà perdere” (Kossi, Cameroun).