Salerno: Gruppi di Preghiera a raccolta per Festa Padre Pio in Cattedrale, Arcivescovo Bellandi “Anche Firenze devota al Santo”

MariaPia Vicinanza

Con grande gioia i fedeli ed i Figli Spirituali dei Gruppi di Preghiera Padre Pio hanno gremito la Cattedrale per vivere il 51° della nascita al Cielo del Frate Stigmatizzato del Gargano e per partecipare alla solenne celebrazione davanti alla preziosa reliquia,  purifichino macchiato del sangue delle stigmate alle mani del Santo e del quadro che Lo ritrae, da Lui benedetto. Presenti anche numerose rappresentanze istituzionali civili e religiose. Dopo l’adorazione eucaristica, guidata da Mons. Giovanni Lancellotti, coordinatore spirituale dei Gruppi e la recita del Santo Rosario meditato, un breve rito processionale, recando all’altare il quadro e la reliquia. Poi meditazione delle ultime ore di vita del Santo, con la lettura del transito, grazie a Carlo De Luise, a preludio della celebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo Andrea Bellandi. “I Gruppi di Preghiera presenti nell’Arcidiocesi dagli anni ’50,  ha dichiarato Mons. Lancellotti –  nati dall’alacre devozione dei primi figli spirituali, quali le sorelle Ottavia e Bruna Barbirotti  presso la Chiesa del SS.Crocifisso in città e continuano ad incontrarsi periodicamente per pregare e vivere la carità, seconddo i dettami di Padre Pio, che raccolse l’invito di Papa Pio XII, per sostenere il difficile momento storico, secondo conflitto mondiale, con la preghiera. La nostra Arcidiocesi ben lieta d’accogliere un Vescovo che viene da una città non campana, ma ugualmente vicino al Santo.” ” Quella di Padre Pio- ha aggiunto l’Animatrice dell’Arcidiocesi, Rita Occidente Lupo- una ricetta che non conosce tramonto d’epoca. D’altronde, le parole del Cristo, con l’invito a non assecondare le mode del tempo, ma ad essere esecutori della Parola, rimandano proprio a quanto, col Suo tratto per alcuni burbero, stigmatizzava il Frate Stigmatizzato, per la salvezza delle anime. Un ulteriore slancio nella devozione, grazie ad un quadro che Lo ritrae, benedetto da Lui in vita e al lino macchiato del sangue: tali oggetti, appartenenti alle devotissime Barbirotti, in Cattedrale, per il culto popolare. I Gruppi continuano nel proprio cammino di preghiera e di opere caritatevoli, nella comunione con la Chiesa locale, a servizio delle comunità parrocchiali e nell’osservanza delle coordinate diocesane, sotto l’egida del Pastore locale. Pertanto rinnovano oggi la comunione ecclesiale”.  La Concelebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo Mons. Andrea Bellandi ha visto tutti i fedeli raccolti in religioso silenzio.  I Gruppi di Preghiera, focolai d’amore, sparsi in tutto il mondo,  scandiscono la vita spirituale così come suggerì il Santo “sotto la Materna protezione della Vergine, scorciatoia per la salvezza dell’anima- nell’omelia le parole di Bellandi- alla Quale fu particolarmente legato il Santo, nella coerenza al messaggio evangelico cristiano. E di tale aderenza al Vangelo, per la santità, Padre Pio un Modello così vicino a tanti che L’invocano. Anche a Firenze, nelle case da me visitate, l’immagine dello Stigmatizzato, presente. Pertanto la devozione, da interpretare come crescita spirituale, per non rendere sterile la pietà popolare. Di qui il proposito di perseverare nel bene, per giungere alla Santità”. A questa infatti devono tendere i Figli Spirituali, che raccolgono l’eredità di un Frate che continua ad avere una clientela mondiale per la perfetta sequela del Cristo, da vivere nella gioia del cuore, come suggerito dal canto nella celebrazione che, animata liturgicamente dal parroco della Cattedrale, don Michele Pecoraro, ha congedato la nutrita assemblea con la certezza che Dio sostiene la Sua Chiesa in ogni tempo, inviando degni vignaioli per la salvezza del mondo!.