L’Archivio della memoria: la saggia umanità del Sud, importante patrimonio italiano, va conservata al futuro

Giuseppe Lembo
Un testimone importante delle sofferenze meridionali, così come raccontate nel “CRISTO SI È FERMATO AD EBOLI”, è stato CARLO LEVI. Con la sua scrittura graffiante ha rappresentato un mondo in cui il degrado morale è parte di se’ ed esprime in se’ un… MAI RIMOSSO DOLORE SECOLARE. In tutto questo, dal racconto del raccontare per raccontarsi di CARLO LEVI, emerge in primo piano, una società fortemente ancestrale, con le caratteristiche di un passato agrario e contadino, sempre eguale a se stesso e con un’UMANITÀ disumanamente ferita da chi con fare da padre-padrone, ieri come oggi si considera il simbolo del POTERE in Terra e quindi in diritto permanente di fare violenza ai tanti umiliati ed offesi che sono stati e sono costretti dalla Storia della sottomissione umana a subire TUTTO DA TUTTI. Tanto per un fatalismo che porta alla triste conclusione del “COSÌ E’” e del “NON C’È NIENTE DA FARE”. Nel suo Libro “CRISTO SI È FERMATO A EBOLI” (1943-1945), il torinese CARLO LEVI, come non mai prima, presenta le sofferenze meridionali di una LUCANIA senz’Anima, Terra del Sud, da sempre tristemente abbandonata a se stessa. LEVI, nonostante la sua estraneità ad un tristemente impenetrabile mondo meridionale, ha saputo con umana saggezza, entrare nel vivo delle sofferenze umane della gente del Sud, indifferente al resto del Mondo, rendendo sene non solo interprete, ma anche umanamente protagonista. Questo convincimento oggi ampiamente diffuso, è stato anche di Jean Paul SARTRE e di Italo CALVINI.
La realtà rappresentata da LEVI è di un’amara e sofferta concretezza. E’ tale da fargli dire che CRISTO non è mai arrivato in questo Mondo, assolutamente indifferente al Mondo e da sempre disumanamente abbandonato a se stesso. Un Mondo questo, tra l’altro, indifferente al tempo ed all’anima individuale. Si tratta, come traspare dalle parole di triste UMANITÀ affidate da CARLO LEVI alle pagine del suo Libro, di un Mondo senza speranza, dal Futuro Negato ed assolutamente fuori dalle ragioni della Storia. Quella raccontato da LEVI è un pezzo di SUD senza consapevolezza di UMANITÀ DI INSIEME; senza PROTAGONISMO ATTIVO di una coscienza collettiva che agisce insieme ed insieme pensa di costruire e costruirsi un Futuro possibile. Purtroppo è tristemente orfano di idee di insieme capaci di pensare al FUTURO. E’ questo il Mondo tristemente abbandonato del SUD. Un Mondo fatto di degrado, di abbandono. Un Mondo di UMANITÀ tradite, assolutamente incapaci di agire e di reagire pensando al bene comune. Pensando al Futuro Possibile, come bene comune per tutti.