Proverbi Africani: l’essere donna

Padre Oliviero Ferro  

La sapienza proverbiale insegna il pensiero tradizionale sull’identità antropologica della donna, il suo ruolo sociale, i suoi difetti e le sue qualità, le regole che ella deve seguire nello svolgimento delle sue funzioni…I proverbi sembrano essere per la maggior parte antifemministi e misogini. C’è un certo disprezzo per la donna. Da notare che chi ha elaborato i proverbi sono stati gli uomini!!! Non si trovano donne come membri della casta dei notabili, dei pensatori e autori dei pensieri. Un ruolo importante, forse l’unico (oltre a quello di generare figli e di portare avanti la famiglia) è quello della madre del re, del capo tradizionale e della prima moglie del medesimo. Alle donne viene chiesto di esercitare queste virtù: silenzio, obbedienza, dolcezza, maternità, fedeltà…

Per questo vengono escluse dalla vita pubblica, dai cerchi dei pensatori e devono accettare dei ruoli di subordinazione nella vita privata. Insomma l’uomo è quello valoroso, la donna un po’ meno . Dopo tutto, parlando con gli uomini, loro dicevano spesso: “ma padre, dice la Bibbia, che la donna è stata creata per seconda, quindi…”. Come già detto sopra, i proverbi sono stati elaborati dagli uomini e quindi le donne mi scuseranno, ma è quello che si dice e quindi ci vuole tutta un’opera di educazione dell’uomo a rispettare i diritti delle donne.

“Ad una donna senza maternità manca più della metà della sua femminilità” (Senoufou, Costa d’Avorio) (questa è la caratteristica più importante della donna, secondo gli uomini). “In un mercato di galline, lo scarafaggio non resta invenduto” (Luluwa, Congo RDC) (si vuol dire che una donna nubile in una società che conta tanti uomini, il celibato è incomprensibile e più insopportabile per una donna nella cultura africana). La gelosia maschile arriva al massimo, dicendo che la donna deve essere sposata ed appartenere ad un solo uomo. Questo in una società patrilineare. Mentre dove vige la poliandria (una donna può avere più uomini, in modo legale), è la donna che prende in carico i mariti, che sono a suo servizio, i figli appartengono al suo clan…come funzionano poi le cose, ne potremo parlare un’altra volta…nel frattempo vi condivido il proverbio “La donna assomiglia alla pelle di kabundi (antilope nana), non vi si può mai sede in due” (Luluwa, Congo RDC).

Ci si rende conto della complessità della realtà coniugale. Si pensa che la donna sia una persona difficile da gestire, ma essenziale alla vita dell’uomo. Quindi si raccomanda da una parte tanta pazienza, dall’altra di pensarci bene prima di sposarsi. In ogni caso ecco il proverbio “La donna è come la coperta d’estate, se la prendi hai troppo caldo, se la butti via hai freddo” (Ashanti, Ghana). Qualunque uomo, sia egli povero, brutto…può sposarsi a qualunque donna. Bella, ricca, borghese…”La donna è come un’antilope che acchiappa anche il più piccolo dei cani” (Attiè, Costa d’Avorio). Si chiede a chi corteggia una donna di evitare ogni brutalità. Altrimenti, non ci riuscirai. “La donna è come una liana dei fagioli, quando la tiri, tirala dolcemente. Se la forzi, si rompe” (Basonge, Congo RDC).

Ritorniamo sull’importanza della maternità “Una gallina senza pulcini non è nient’altro che brillanti piume” (Peul, Burkina Faso). La donna si deve distinguere per il suo riserbo e la sua tenerezza. “La donna danza, non fa dei salti” (Tutsi, Rwanda). Ultime punzecchiature: i Tutsi del Rwanda “Il clamore della donna distrugge la casa” e i Shona dello Zimbabwa “Per la donna non esistono segreti”.