Fisciano: Lancusi, Parrocchia Santi Martino e Quirico in Cammino verso Santiago di Compostela

La presentazione dell’iniziativa giovedì 27 giugno alle ore 21 a Lancusi di Fisciano- Piazza Regina Margherita, Sagrato della chiesa di San Martino.

Una piccola carovana ciclistica partirà da Lancusi (SA) per percorrere il Cammino di Santiago.

Don Aniello Del Regno, Domenico D’Angelo e Gabriele Trerrotola della parrocchia dei Santi Martino e Quirico di Lancusi-Bolano (SA) partiranno il prossimo 10 luglio da Roncisvalle per percorrere in bicicletta il Cammino di Santiago e giungere a Santiago di Compostela il prossimo 18 luglio.

Con questa iniziativa, don Aniello Del Regno intende concretizzare una Teologia del Cammino, inteso come esperienza per ritrovarsi. Un’esperienza che testimonia come partire, anche da soli, non significhi viaggiare da soli. Una volta immersi nell’atmosfera del Cammino, non ci sono distinzioni di sesso, di razze, di nazionalità, e si intuisce una fratellanza che non ha eguali al mondo: il pellegrino o viaggiatore, pur essendo da solo, ha la consapevolezza che tutte le persone che troverà lungo il cammino saranno sempre pronte a condividere anche un pezzo di pane, un bicchiere d’acqua, un aiuto psicologico e a volte, quando necessario, anche fisico, perché il cammino, che lo si percorra a piedi o in bicicletta o a cavallo, presenta ogni giorno qualche insidia.

“Ultreya! Suseya!, Deus adjuva nos” “Più avanti! Più in alto!” Questo, infatti, è il saluto di incoraggiamento che i pellegrini si scambiano lungo il Cammino di Santiago. Una via che ogni anno decine di migliaia di pellegrini percorrono per arrivare sino a Santiago de Compostela, dove è custodita la tomba di San Giacomo. Un viaggio che fa la differenza nella vita di chi lo intraprende, ma anche una metafora per rendere ‘carne’ l’insegnamento di papa Francesco:  “Così, per grazia, si può perseverare nel cammino, fino alla fine: l’uomo-bambino si abbandona fra le braccia di Gesù mentre chiede che passi questo calice, e viene preso e portato in braccio, con le mani giunte e gli occhi aperti. Lasciandosi sorprendere ancora una volta, per il dono più grande”.