Salerno: a Palazzo Innovazione, Devorah Major

Lunedì 24 giugno alle ore 19,30: un’occasione da non perdere per l’atto conclusivo del progetto “Voci Migranti” (2018/2019), bella collaborazione tra Casa della poesia, l’Assessorato alle Politiche giovanili e all’Innovazione del Comune di Salerno, alcuni Istituti superiori della città e Palazzo Innovazione, con la presenza straordinaria di Devorah Major, una regina della poesia afroamericana.
Con Devorah Major, il magico contrabbasso di Aldo Vigorito.

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Sarà presente l’Assessore Mariarita Giordano.
Voce fondamentale del panorama poetico contemporaneo statunitense è diventata la terza Poet Laureate di San Francisco (dopo Lawrence Ferlinghetti e Janice Mirikitani) nell’aprile del 2002.
È stata attrice ed ex ballerina, avvicinandosi poi alla poesia sia come scrittura che performance.
Attivista e viaggiatrice, la sua attività comprende anche pubblicazioni, incisioni e performances con Opal Palmer Adisa con la quale ha dato vita al gruppo di performance poetica Daughters of Yam. Insieme hanno pubblicato un libro, “Traveling Women”, con la Jukebox Press, e un cd di musica jazz e poesia, “The Tongue Is a Drum”, con la Irresistible//Revolutionary Records .
La Major ha presentato il suo lavoro da sola e con musicisti jazz negli Stati Uniti, Inghilterra, Galles, Francia, Bosnia e Italia e le sue poesie, racconti e saggi sono apparsi in numerose riviste ed antologie.
Insegna poesia e scrittura creativa in Università, scuole, comunità ed istituzioni sociali da più di 20 anni.
Ha curato la pubblicazione di diverse antologie poetiche di studenti ed ha pubblicato una notevole quantità di saggi sull’insegnamento della poesia. È anche autrice di racconti per bambini.

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In occasione della sua venuta in Italia di Devorah Major la collana “Altre Americhe” di Multimedia Edizioni si arricchisce di un autore di grande importanza e un volume forte e potente, “A braccia aperte” della poetessa afroamericana. Introduzione di Tongo Eisen-Martin, copertina di Agneta Falk, traduzione e cura di Raffaella Marzano.
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Scrive la poetessa Genny Lim: «A braccia aperte è una cerimonia e un lamento d’amore. Con cuore aperto e braccia aperte, Devorah Major chiede Dov’è l’umanità? Dal sanguinoso banchetto di guerra con i suoi vassoi di bambini rinsecchiti e delicati / misti a freddi anziani dimenticati, forgia la fusione del globale con il personale, io so / che potete sentire le grida / che vengono da quell’uomo / quello che sta dall’altra parte del mondo / eppure alla porta accanto, dissolvendo il divario illusorio tra l’altro e il sé, abbracciando davvero l’altro come sé. L’amore è fisico e terroso come il grugnire e gemere e sudare di James Brown e vulcanico e appassionatamente intimo e può trasformare il sale in dolce sciroppo rovente. Queste poesie sono dirette e provengono dal corpo e dall’anima per aprire i nostri cuori alla consapevolezza del razzismo che ci separa come esseri umani e della violenza che ci disumanizza».