Sala Consilina: Codacons, acqua, petrolio e ambiente, tentativo d’ interlocuzione con nuovo Consiglio comunale

Sala Consilina e il Vallo di Diano sono sotto l’attenzione delle compagnie petrolifere che mirano allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi che, nel nostro territorio, si trovano a circa seimila metri di profondità. Il progetto di prospezione petrolifera, denominato “Monte Cavallo”, interessa buona parte dei paesi del comprensorio, Sala Consilina in primis. Secondo il Senatore Ortolani, geologo di fama e già professore ordinario alla Federico II, le trivellazioni per la sola ricerca di idrocarburi fossili potrebbe mettere a rischio le falde acquifere che alimentano non solo le sorgenti del Vallo di Diano, ma anche i corsi d’acqua che confluiscono nel fiume Sele.

Sala Consilina ha ceduto la gestione del bene comune acqua a una società per azioni nel 2012. Dopo che il servizio idrico integrato è passato nelle mani della ditta che attualmente lo gestisce, sono state riscontrate delle criticità nella fase di depurazione delle acque reflue. Infatti, nel 2015, la minoranza di allora, su iniziativa del dott. Colucci, chiedeva la rescissione del contratto sulla base di queste stesse criticità. Ultimamente, la sede Codacons del Vallo di Diano ha riscontrato, su una precipua richiesta da parte dei di cittadini, che le acque che defluiscono da uno dei depuratori della cittadina potrebbero ancora presentare anomalie. Per questo motivo, la stessa associazione ha chiesto all’ARPAC un intervento per appurare il corretto funzionamento del depuratore in questione.

Per tutta risposta, la società di gestione ha annunciato querela nei confronti dell’associazione valdianese. Quest’ultima aspettava senz’altro il silenzio dell’intero precedente Consiglio Comunale su questa vicenda e si aspetta parimenti il silenzio dei meritevoli protagonisti, equamente distribuiti nelle due compagini che hanno riscosso maggior successo elettorale, della cessione della gestione del servizio idrico integrato a una società per azioni di Vallo della Lucania. Tuttavia, visto l’ingresso di nuovi soggetti nel Consiglio Comunale, si vuole oggi tentare di instaurare un dialogo con questa nuova stagione amministrativa, dopo aver comunicato le nostre preoccupazioni a tutti i Consiglieri comunali della consiliatura trascorsa, tramite email, senza riscontro alcuno.

Certo è però che la sede locale Codacons non si aspettava, da parte di uno degli attuali Consiglieri di maggioranza, all’epoca potenziale candidato, la diffusione della notizia dell’annuncio di querela sui “social network”. Ribadiamo che l’azione giudiziaria, da parte della ditta che gestisce il servizio idrico integrato, veniva comunicata a mezzo stampa a seguito di un nostro monitoraggio ambientale, richiesto dagli stessi cittadini di Sala Consilina.

Vista questa chiara manifestazione di benevolenza nei confronti della nostra associazione e viste le implicazioni ambientali, sociali ed economiche di questa vicenda e dei rischi ambientali connessi a eventuali future prospezioni petrolifere, chiediamo quanto segue:

1)       Vogliono tutti i Consiglieri, di maggioranza e minoranza, riacquistare al controllo comunale il servizio idrico e preservare il bene comune acqua, difendendo lo stesso da eventuali future trivellazioni petrolifere?

2)       Vogliono Essi altresì farsi promotori, nel territorio del Vallo di Diano, della creazione di una società di gestione pubblica dei servizi idrici, sulla base di quanto fatto nella città di Napoli?

3)       Vogliono, ancora, mettere in cantiere iniziative volte all’utilizzo esclusivo, negli edifici pubblici, delle energie rinnovabili?

4)       Vogliono, infine, tutti i Consiglieri mettere a punto tutte le misure necessarie per tutelare i corsi d’acqua, il suolo e il sottosuolo nel territorio di Sala Consilina, porzione non trascurabile del Vallo di Diano?

Certi di una risposta tramite stampa per ciascun gruppo consiliare, si augura buon lavoro e si porgono cordiali saluti.

 

Prof. Roberto De Luca

Responsabile sede Codacons del Vallo di Diano