Italia dal futuro tristemente negato

Giuseppe Lembo

 

Purtroppo e sempre più spesso, da italiano tristemente allarmato per il FUTURO ITALIANO SEMPRE PIÙ NEGATO, SEMPRE PIÙ CANCELLATO, torno con sofferto pessimismo per il triste futuro italiano, a parlare dei mali d’ITALIA, ricordandone la loro tragicità per il FUTURO ITALIANO. QUESTO MALE che fa poca notizia ed è assolutamente indifferente al fare populistico di un PAESE unicamente avvitato su se stesso su un modello di vita molto virtuale basato sulla quotidianità di un Avere/Apparire che proprio non sa volere bene ai VALORI DELL’ESSERE IN DIVENIRE, fa dell’ITALIA nostra, un PAESE tristemente senza Futuro.

La causa scatenante di questa tragica condizione italiana è nella crisi senza ritorno della risorsa “UOMO”, la prima grande risorsa di FUTURO, da NOI assolutamente marginale e del tutto indifferente ai PADRONI D’ITALIA che da tempo governano questo nostro malcapitato PAESE, vivendo un tempo del quotidiano che, non sapendosi volere bene, facendo e facendosi un male da morire si nega al FUTURO, cancellando, senza avere in sé, il grande obiettivo della cultura della vita, la risorsa “UOMO”. Siamo a prospettive italiane veramente tristi e preoccupanti. Tanto, come da dati ISTAT che danno il nostro PAESE dalle crescenti culle vuote, tristemente in crisi di umanità italiane che nel vicinissimo 2060 saranno dimezzate, con una popolazione italiana di soli 30 MILIONI d’italiani, rispetto agli attuali 60 MILIONI dei nostri giorni. Una conseguenza del default demografico d’ITALIA è l’invecchiamento della sua popolazione. Un invecchiamento così tragicamente distruttivo da porci al secondo posto nel mondo. La nostra popolazione così disumanamente invecchiata, non ha in sé le risorse umane per garantirsi il FUTURO, garantendo la cultura della vita al nostro PAESE che ne ha un grandissimo bisogno per non essere DEMOGRAFICAMENTE annullato, cancellando l’italianità, una grande risorsa italiana, necessaria al FUTURO ITALIANO e del MONDO. Se tanto, con noiosa insistenza affido ai miei preoccupati pensieri, è perché voglio un bene da morire all’ITALIA ed alla sua gente, una grande RISORSA che, oltre al presente, ha naturalmente anche il diritto di FUTURO che, così facendo, per l’indifferenza di un presente senz’Anima, diventa purtroppo un Futuro negato con una specie umana conosciuta come umanità ITALIANA, tristemente negata e sempre più cancellata.

Bisogna e da subito, agire e reagire, evitando il triste primato mondiale di invecchiamento della sua popolazione che, violentemente maltrattata, a partire dal LAVORO che non c’è e dalle certezze negate di un Futuro possibile, facendosi un male da morire, negandosi alla cultura della vita sia individuale sia d’insieme, non più di casa nel nostro maltrattato PAESE.

L’ITALIA deve trovare la forza di rigenerarsi con un PROGETTO di NUOVA POLITICA, basato sulla centralità dell’UOMO e delle RISORSE UMANE, il primo oro del Mondo.

Occorre un saggio fare italiano che, a partire dalla POLITICA dei nostri giorni, prenda decisioni sagge e condivise, evitando di negare la povera ITALIA NOSTRA AL FUTURO di una cittadinanza italiana sempre più indifferente a chi è chiamato a garantirgli la RISORSA VITA UMANA; tanto, per evitarne tristemente, la sua disumana estinzione. OGGI, con fare disperato per un tale sfascio italiano, come DIRITTO di cittadino che crede al saggio FUTURO ANTROPICO ITALIANO, senza girarci attorno, ho espresso il mio preoccupato pensiero sul FUTURO ITALIANO CHE, FACENDOCI UN MALE DA MORIRE, ANDIAMO BARBARAMENTE NEGANDO AL FUTURO. TANTO, NON PUÒ E NON DEVE ESSERE NEL RISPETTO DOVUTO ALLA GRANDE ITALIA NOSTRA.