Mercato San Severino: convegno su Antimo Negri e I giornata della filosofia

Anna Maria Noia

Una proficua iniziativa per degnamente (e finalmente) onorare la figura di un concittadino di Mercato S. Severino che ha dato grande lustro al centro della Valle Irno – anche al di fuori dei confini del comune: sabato 18 maggio corrente anno, a partire dalle 17.30, avrà luogo la prima Giornata della Filosofia dedicata all’illustre filosofo del lavoro Antimo Negri – deceduto nel 2005. Un happening proposto e voluto da Michele Citro, responsabile della casa editrice sanseverinese “Paguro”. Il noto docente universitario, che ha insegnato questa difficile eppur attuale disciplina (appunto la filosofia) in numerose realtà accademiche italiane, ha ancora parenti a S. Severino: tra i familiari ricordiamo l’avvocato Italo Negri e Stefania Aurigemma – ma anche l’ingegnere 45enne Gianpiero Negri, che si occupa – tra l’altro – di robotica e di sistemi di produzione hi-tech. E non solo: la famiglia Negri è conosciutissima, nel Sanseverinese; i suoi membri sono stimati professionisti. Del professore si raccontano “leggende metropolitane”, che lo vogliono (egli era davvero intelligentissimo) eclettico e versatile, geniale ed eccellente negli studi: c’è chi addirittura riferisce che, nel sostenere l’esame di maturità, abbia chiesto il permesso alla commissione giudicatrice per tradurre dal greco in latino (o viceversa) direttamente – senza “passare” per la lingua italiana. E c’è chi – dicono – ricordava la sua passione, l’impegno per gli studi, talmente grande da concentrarsi sui libri di testo anche sotto la fioca luce dei lampioni, allorquando non poteva usufruire dell’energia elettrica a casa. Realtà? Fantasia? È tutto da vedersi, ma certamente queste “esagerazioni” rendono bene l’idea dell’elevazione morale di Negri – pare di umili origini. Il 18 maggio – dunque – contestualmente alla Fiera Medievale dal titolo: “S. Severino si racconta” (ma i due eventi sono distinti, differenti), ecco la prima giornata della filosofia. Che intende focalizzare l’attenzione, soprattutto dei più giovani, verso una materia a torto ritenuta “inutile” e farraginosa, complessa, cervellotica e incomprensibile. Invece, essa aiuta a vivere e ad interpretare la realtà. In questi anni, in realtà, vi sono state diverse occasioni – proprio nel Salernitano, tra Cava de’ Tirreni e Mercato S. Severino – per “incontrare” la filosofia: anni fa (2016) gli scrittori Angelo Giubileo e Carlo De Luise (quest’ultimo, docente di Filosofia all’istituto “Virgilio” a S. Severino) hanno pubblicato delle opere che trattano di tematiche mutuate dalle discipline tanto care a Socrate, a Platone e a Kant. Nonché, ovviamente, al Negri. Giubileo ha contattato proprio Edizioni Paguro. Venendo al programma di iniziative previste sabato 18, la giornata filosofica si incentra essenzialmente sul convegno delle 17.30: “Antimo Negri, il filosofo del Vesuvio. Testimonianze e riflessioni”. Alla tavola rotonda, presso l’aula consiliare “Carmine Manzi”, presenzieranno – a ricordare le illustri gesta di un “figlio” di S. Severino – il primo cittadino Antonio Somma; l’assessore alla Cultura Enza Cavaliere; Michele Citro – organizzatore della manifestazione, presidente di “Edizioni Paguro”; Italo Negri; Stefania Aurigemma (nuora del Nostro); la professoressa Paola Colotti; i professori Giovanni Praticò e Giuseppe D’Acunto. Nel corso dei lavori del convegno, verranno presentati un inedito del celebre filosofo sanseverinese (a cura di Citro, Praticò e Roberto Spirito): “Idrosofia. Filosofia, teologia e poetica dell’acqua” nonché “Antimo Negri, il filosofo del Vesuvio”. Trattasi di un’opera collettanea – “finemente ragionata” e “logicamente sistemata” – di testimonianze varie e riflessioni teoretiche, da parte dei familiari (i già citati Italo Negri e la Aurigemma) e poi di amici – come Mauro Fabi; di allievi: Adele Patriarchi; di collaboratori (il compianto Saverio Festa, deceduto pochi mesi fa – insegnava Filosofia Politica a Salerno); infine di colleghi: Colotti, D’Acunto, Praticò, Spirito. I due volumi – entrambi per i tipi di “Paguro edizioni” – permettono anche ai… “profani” e/o ai giovani che non hanno – magari – mai sentito parlare di Negri di ricostruire il profilo dell’insigne studioso. Esaltandone le qualità di uomo, educatore, pensatore. Gli editori intendono promuovere la valorizzazione degli epigoni (ma non solo) dei nostri territori – ricchissimi di grandi e piccole personalità. In particolare Mercato S. Severino, che ha dato i natali al Nostro, con tale iniziativa vuol “esaltare” un grande pensatore – che ha tracciato nuovi percorsi ed orizzonti (vie di ricerca) sia in campo epistemologico che didattico e umanistico-pedagogico. Il Negri-pensiero è lungi dall’essersi esaurito. Con apporti originali, rilevanti (quantitativamente e qualitativamente), mai banali. Alla base della moderna filosofia. L’indagine teoretica e anche storiografica prodotta dal Negri non è mai stata condotta a livelli dilettantistici, mai si è trattato di pura e semplice “speculazione fine a sè stessa”. Al contrario, la sua opera e i propri elaborati perseguivano – con attenzione – studi spazianti dalla filosofia classica tedesca all’attualismo espresso da Giovanni Gentile; Antimo Negri ha “divulgato” – nei suoi scritti – il pensiero scientifico e filosofico nell’arco del ‘900 per poi soffermarsi su Nietzsche e sulla filosofia del lavoro. Con “indagini” sul poeta Leopardi. Grande la mole della propria produzione letteraria – tra libri, saggi, articoli di giornali e interventi su riviste specializzate. Insomma: un grande uomo, reso ancor più particolare dalla umiltà che lo caratterizzava. Una filosofia in dialogo, quella da egli veicolata; rispondente ai bisogni, alle domande della società contemporanea; alle istanze (ovviamente filosofiche) che irrompono – ancor oggi – nel panorama della modernità (appunto). In onore del Negri – emerge da alcune indiscrezioni ufficiose – vi è intenzione, da parte dell’amministrazione Somma, di intitolare e dedicare la scuola elementare della frazione S. Vincenzo. Un riconoscimento a questo grande personaggio della S. Severino di sempre; in un primo momento si era pensato – doverosamente – di tributargli la denominazione dell’istituto di istruzione superiore locale: il “Virgilio”. Ma sicuramente il filosofo gradirebbe essere “omaggiato” (se così si può affermare) già dai bambini in età scolare. Per capire meglio le implicazioni filosofiche di cui è imbevuta la nostra realtà – complessa, ramificata, variegata. La vita del Nostro è stata densa di dottrina, di insegnamenti, di attività anche pedagogiche. Ricco – come detto sopra – il “carnet” di pubblicazioni da lui siglate e/o a propria cura. Contestualmente alla commemorazione di quest’uomo, il 18 maggio si entrerà nel pieno della festa medievale in fieri a Mercato S. Severino. Il paese dove il santo e appunto filosofo – che coincidenza! – Tommaso d’Aquino ebbe (secondo la leggenda) l’estasi del Paradiso – al castello normanno. Il centro irnino, dunque, è patria di santi e liberi, indipendenti pensatori – che indicano, esemplarmente, la via da seguire per raggiungere la piena e verace conoscenza.