Salernitana battuta dallo Spezia. A sei giornate dal termine la zona play out è all’orizzonte

Roberto Trucillo

Come funzionano i Play Out in Serie B? la quart’ultima e la quint’ultima si giocano la permanenza in Serie B in due partite, a meno che non vi siano più di 4 punti di distacco tra le due squadre (in quel caso a retrocedere sarebbe direttamente la quart’ultima).

A sette giornate dal termine del campionato (la Salernitana ne deve giocare sei) i cinque punti di distacco della squadra allenata da Gregucci sulle quintultime in classifica, Venezia e Livorno, non lasciano dormire sonni tranquilli ai tifosi granata.

Altro che play off! Questa squadra da ora in avanti dovrà concentrarsi sulla lotta per non retrocedere, calandosi nel ruolo e giocando con la massima determinazione, alla stregua delle squadre di bassa classifica.

Nell’anno del “centenario” della fondazione, la Salernitana si trova a dover affrontare uno dei campionati più deficitari degli ultimi anni. Gregucci, purtroppo, non è riuscito a dare una svolta in positivo al campionato, peggiorando il rendimento della squadra che viaggia, da quando c’è lui al timone, alla media di un punto a gara. Media da retrocessione.

Il tecnico non si dimette. La società non gli dà il benservito. Aleggia la consapevolezza che alla fine la Salernitana si salverà. Fabiani ostenta ottimismo. Speriamo abbiano ragione loro.

Eppure, l’organico a disposizione di Gregucci non è di second’ordine. Tutt’altro. Elementi quali Micai, Pucino, Migliorini, Casasola, Di Tacchio, Akpa Akrpo, D. Anderson, Rosina, Jallow, Djuric, non sono affatto da buttare. Casasola, ad esempio, è un calciatore dal futuro in massima serie e dalla valutazione di ben 3 milioni di Euro e Di Tacchio è un fenomeno in termini di rendimento e di costante affidabilità sulla linea mediana del campo.

Ma allora cosa è che non funziona? Che cosa sta andando storto? Belle domande!

La prima cosa che balza all’occhio è che siamo in presenza di un gruppo di calciatori e non di una squadra. C’è poco spirito di corpo e scarsa convinzione nei propri mezzi. I calciatori non sembrano avere il mordente giusto per far male agli avversari.

La mancanza di risultati con il conseguente fardello di negatività e una buona dose di sfortuna, combinati con la fragilità caratteriale del gruppo, stanno facendo cadere nel vuoto la Salernitana. E l’allenatore non riesce a fornire il paracadute.

Di positivo nelle ultime due gare, pareggio col Venezia in casa e sconfitta nei minuti di recupero con lo Spezia in trasferta, ci sono i primi due gol di Djuric in casacca granata. Un attaccante finora in ombra e mai capace di mostrare doti apprezzabili. Probabilmente l’annata no dell’intera squadra stava risucchiando anche lui nell’anonimato.

L’anno scorso, nel campionato a 22 squadre, la Salernitana ha chiuso il torneo con una tranquilla salvezza a 51 punti, perdendo le ultime due gare in programma. Quest’anno, col campionato a 19 squadre, il sodalizio di Lotito e Mezzaroma, se continua di questo passo, avrà difficoltà a superare quota 40 punti.

L’anno scorso la quota salvezza si è attestata a 47 punti. Quest’anno ne dovrebbero bastare un bel po’ di meno. La positiva fase iniziale del campionato con i tanti punti messi in cascina dalla squadra allenata da Colantuono, dà ancora buone chance di permanenza in cadetteria alla Salernitana. Ma attenzione a non esagerare con le facili illusioni e soprattutto con le valutazioni superficiali.

Spezia – Salernitana 2 – 1

Reti: 43’ pt Djuric (SA), 13’ st Mora (SP), 49’ st Capradossi (SP).

Spezia: Lamanna, Vignali, Terzi, Capadrossi, Augello, Bartolomei (34’ st Maggiore), Ricci, Mora, Da Cruz, Galabinov, Bidaoui (38’ pt Pierini (46’ st Gyasi)). All. Pasquale Marino

A disposizione: Brero, Crivello, De Francesco, Ligi, Manfredini, De Col, Barone.

Salernitana: Micai, Memolla, Mantovani, Migliorini, Pucino, Akpa Akpro, Di Tacchio, Casasola, Rosina (44’ st Odjer), Jallow (14’ st D. Anderson), Djuric (34’ st Vuletich). All. Angelo Gregucci

A disposizione: Vannucchi, Lazzari, Gigliotti, Minala, A. Anderson, Orlando, Mazzarani.

Arbitro: Antonio Di Martino di Teramo.

Assistenti: Giuseppe Macaddino (sez. Pesaro) – Giuseppe Borzomi (sez. Torino).

IV Uomo: Enrico Maggio (sez. Lodi).

Ammoniti: Mora, Akpa Akpro, Jallow, Djuric.

Angoli: 1 – 6 – Recupero: 1’ pt, 4’ st.