Cava de’ Tirreni: Difensore civico su barriere architettoniche a Palazzo di Città

Eliminazione delle barriere architettoniche nel Palazzo di città: il Difensore civico regionale avvia il procedimento conoscitivo prima del commissariamento dell’A.C.

È un primo risultato ottenuto con il concorso delle migliaia di cittadini che hanno sostenuto la campagna di sensibilizzazione promossa da “cavesiantibarriere” con il sostegno tecnico di “Davide contro Golia”. Campagna culminata nella richiesta di nomina di un commissario, a seguito del mancato riscontro della diffida al Sindaco fatta il 25 settembre 2018.

Le persone con disabilità non possono usufruire autonomamente degli uffici del Comune di Cava de’ Tirreni.

Servizi igienici non adeguati. Assenza di accorgimenti e segnalazioni per i non vedenti, gli ipovedenti e i sordi. Un solo ascensore che collega i 3 piani dell’edificio antico, ma troppo piccolo per una sedia a rotelle. Uffici tecnici collegati solo con scale. Sono barriere per le migliaia di cavesi con disabilità e di chi li assiste.

Una legge del 1986 obbliga le Pubbliche amministrazioni ad eliminare queste barriere, ma il Comune di Cava non vi ha ancora provveduto ed è rimasta senza riscontro anche la diffida a predisporre il Piano della loro eliminazione fatta il 25 settembre 2018 dal gruppo di discussione “cavesiantibarriere”. Ragion per cui siamo stati costretti a chiedere l’intervento del Difensore civico regionale, il quale si è prontamente attivato.

Se l’Amministrazione comunale non vi provvede, il Difensore civico potrebbe sostituirsi al Comune.

Non ci sfugge che l’A. C. potrebbe frapporre mille ostacoli, soprattutto economici.

Oppure potrebbe convincersi che è giunto il momento di ottemperare alla Legge.