Anacapri: convegno in ricordo di don Diana su Terra dei fuochi

Martedì 19 marzo, in occasione della giornata della legalità, si è tenuto, presso la sala Paradiso di Anacapri, il convegno Voglia di Vivere – Diritto alla Vita violato per il dio denaro, La Terra dei Fuochi – Terra di Morte nel ricordo della morte di Don Peppe Diana, martire dell’illegalità.

L’evento dedicato prettamente alla scuola secondaria di primo grado dell’I. C. Gemito di Anacapri  ha visto come protagonista la difficile e drammatica questione della Terra dei Fuochi e del neo coniato “Mare dei Fuochi”. Queste tematiche sono esempi unici e chiari che l’illegalità, soprattutto quella organizzata, uccide chi contrasta il loro modo impositivo, ma sta uccidendo per i loro interessi intere famiglie e cittadini.

Il progetto, patrocinato dalla Regione Campania, è stato reso possibile grazie all’amministrazione del Comune di Anacapri che ha accolto la richiesta dell’I.C. Gemito del medesimo Comune e alla partecipazione delle Associazioni l’Amo di Capri e Parthenope Vive, quest’ultime entrambe circoli Arci Pesca Fisa Comitato Campania. 

L’evento è stato presentato dalla Dott.ssa Antonella Fusco dell’Associazione Parthenope Vive,  con gli interventi di apertura della Dott.ssa Rossella Ingenito, Dirigente Scolastica dell’Istituto Gemito e della Prof.ssa Anna Arcucci, che hanno fatto ben comprendere il senso della giornata, come un investimento per il futuro, non solo per i singoli ragazzi ma anche per il Pianeta.

In seguito sono intervenuti gli Assessori del Comune di Anacapri Massimo Coppola ed il consigliere comunale Bruna Bonomi che hanno portato i saluti dell’intera Amministrazione ed hanno spiegato con trasposto d’animo che la chiave per creare controtendenza alla Terra dei Fuochi, parte da piccoli gesti di educazione e soprattutto di legalità.

Il convegno è entrato nel vivo con l’intervento dei relatori, la prima è stata la Dott.ssa Rita Riccio, presidente dell’ass. Pathenope Vive, che ha portato la sua testimonianza di come viene devastato il suo territorio proprio dall’illegalità e dai gesti divenuti ormai comuni di  “ignoranza ambientale”. L’Assessore Regionale Dott.ssa Vincenza Amato, con delega alle ecomafie e terra dei fuochi, ha fatto comprendere il grande lavoro svolto dall’intera Regione Campania che, oltre ai grandi investimenti, per gestire meglio il problema dei rifiuti e delle condotte fognarie, tentando la divisione delle acque bianche dalle nere, si è prodigata anche per la bonifica di determinate aree. Il messaggio focale lanciato dalla Dott.ssa Amato è stato: “la legalità è difficile, faticosa, è facile fare quello che vogliamo, ma vivere così non si può e i risultati sono ben visibili al mondo”.

In sostituzione del Dott. Giovanni Porcelli, Amministratore Unico dell’ARPAC Multiservizi, è intervenuto l’Ing. Matteo Ciccarelli Direttore Tecnico della medesima azienda. L’Ingegnere  ha evidenziato con dati aggiornatissimi l’intera situazione dei novanta comuni coinvolti nella Terra dei Fuochi, spiegando il grande lavoro che si svolge e dimostrando che il problema non è estinto ma che vi sono stati netti miglioramenti in merito. Ha dimostrato, in modo chiaro ed inequivocabile, che l’illegalità è la causa principale del problema, ma che essa è legata anche ad un concetto di ignoranza e di cattivi esempi per i ragazzi e che questa emulazione errata innesca un meccanismo di ricambio generazionale del problema. A seguire, il Dott. Giovanni Improta, Sub-Commissario ARPAC, ha tenuto un intervento mirato a far comprendere l’importanza del momento e del grande movimento ambientale che si sta vivendo in questi anni.

A concludere l’evento Gianfranco Vinaccia presidente dell’Associazione Culturale e di Tutela Ambientale e della pesca L’Amo di Capri, a lui il duro compito di  far comprendere il concetto “Mare dei Fuochi”, per veicolare il messaggio che l’alto tasso di illegalità ha condotto l’intero sistema mare alla soglia del collasso. Ha dichiarato Vinaccia: “Oggi una delle principali fonti di sostentamento dell’umanità sin dai tempi della Preistoria, è stato inquinato dalle microplastiche e metalli pesanti. Il pesce, elemento unico perché non poteva essere contaminato da farmaci o altri agenti chimici, consumato in eccesso ci avvelena … da qui comprendiamo che esiste un Mare dei Fuochi come per la Terra.

L’intero convegno ricco di video documentari, ha mostrato una situazione devastante frutto di una guerra tra legalità ed illegalità, che produce quantitativi di vittime altissimi. Ognuno di noi non può esimersi dal fare delle scelte, le stesse che ci invitava a fare già Don Peppe Diana, non sarà sufficiente mettersi da parte, perché il far finta di nulla non ci salverà, tutti possiamo diventare vittime di questo conflitto non voluto che ha avvelenato non solo il nostro Stato ma l’intero Pianeta.