“Per amore del mio popolo non tacerò!”

“Per amore del mio popolo non tacerò!”

 di Rita Occidente Lupo

Nella festa del papà putativo del piccolo Gesù di Nazareth, non obliato l’eroe partenopeo, nella lotta alla camorra, simbolo della legalità che trionfa. La sua morte, la rinascita di una terra che non si piega alla malavita. Don Peppe Diana, parroco anticamorra, che da più parti lo si vuole santo al più presto, ucciso mentre si accingeva a celebrare la Messa nella chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe.

Nel giorno del suo onomastico, 19 marzo. Giovane presbitero, per vocazione e non per comodo, in quel di Caserta, a Casal di Principe, senza mezzi termini, nè paure di manzoniana memoria, da guida scout con tanto di coraggio nello sfidare “i potenti” della malavita organizzata. Oggi, l’Associazione Libera, una fiamma di speranza contro i morti di ogni agguato camorristico.

Don Diana continua a vivere tra i giovani, non solo campani: tra coloro che intendono spargere semi di una società più giusta, riunendosi in corteo ovunque ed agitando le piazze con messaggi di condanna al crimine. Per don Diana, le scuole non chiudono i battenti: coincidente la consumistica festa del papà, nella memoria religiosa di San Giuseppe. Il giovane martire continua a sorridere, specialmente ai giovani, che guardano all’orizzonte di una nuova era, secondo la lettera, da lui commentata nel corso dell’omelia natalizia, oggi testamento spirituale per vivere autenticamente “Per amore del mio popolo non tacerò!”.