La passione giornalistica: Indro Montanelli

La passione giornalistica: Indro Montanelli

Giuseppe Lembo

Osservando gli scenari sempre più tristi del giornalismo italiano, c’è da ritenere saggio e giusto un dibattito/confronto, per definire l’etica e la deontologia, purtroppo, tristemente indifferente alla professione la cui, sempre più diffusa mancanza, di dismissioni e di percorsi deviati sporcano, cancellandone il giusto valore, il giornalismo italiano, veicolo di un’informazione sempre più inappropriata, un tradimento per il “padrone-lettore” italiano che, oltre che tradito, si sente offeso nella sua intelligenza, considerata di nessun valore per chi scrive, avendo altri obiettivi e senza il minimo rispetto umano, culturale e giornalistico per gli altri, ossia per chi legge.

Tanto succede, nella nostra cara Italia, per la diffusa e crescente dismissione italiana, un male oscuro che, abusando del proprio ruolo, fa credere ai giornalisti italiani di fare i comunicatori in un mondo sempre meno italiano; sempre meno sviluppato e dal basso livello culturale.

L’Italia è un grande Paese che merita assolutamente rispetto e che ci impone una saggia strada giornalistica, l’unica che profuma di libertà, lasciataci in eredità da Indro Montanelli, con il lettore che va ascoltato come padrone unico e privilegiato della comunicazione italiana.

Questo è il nobile fine che deve spingere i giornalisti a mettere in piedi la saggia ed autentica comunicazione.

Altri fini ed altri obiettivi, sono fini ed obiettivi deviati che fanno male, tanto male al giornalismo italiano ed agli italiani sempre più orfani di libertà e di quell’umanità condivisa, un patrimonio che va scomparendo dall’Italia, facendo un male da morire al futuro italiano che, ha saggiamente bisogno di Noi e di una saggia e libera stampa, con in primo piano il lettore – padrone unico della comunicazione per la gente e non mai contro la gente.

Il vero nemico dell’Italia e del Mondo non è assolutamente la libertà; è, purtroppo e sempre più, l’oppressione crescente dei diritti umani sempre più violati; sempre più negati.

Un triste male del nostro tempo, sempre più in agguato e pronto a colpire, usando, prima di tutto, un’informazione truccata, sempre più falsa e bugiarda che si nega al sacro saggio diritto di avere come padrone il lettore, avendo altri e più potenti padroni unici senza volto, con gli obiettivi, tristemente disumani e scellerati di dominare il Mondo a danno dell’Uomo della Terra.

A questo Mondo italiano, gravemente ammalato di uomo e di un potere assorbente a danno del cittadino, dai diritti negati, complice, tra l’altro, il sistema del comunicare poco autentico, bisogna saggiamente dire basta.

A chiederlo è la gente che dà segnali forti di un assolutamente necessario cambiamento italiano da parte di un’informazione italiana che, negandosi al saggio messaggio di Indro Montanelli, si rifiuta di capire che il vero padrone del comunicare è il lettore e non altri.

Il lettore che, in quanto tale va saggiamente rispettato ed opportunamente coinvolto con il giornalismo inchiesta tra la gente e per la gente, la grande anima italiana, da rispettare e da volere bene. Se non si fa questo, in tanti e sempre più si arrabbiano, negandosi alla lettura/acquisto di quotidiani di carta falsa in cui non si riconoscono e che vengono considerati veicoli falsi, bugiardi e tendenziosi di false notizie a danno della gente; a danno dei cittadini, sempre più tristemente vittime di un’Italia che, proprio, non sa volersi bene e non sa essere saggiamente capace di pensare al bene comune, un dovere italiano sempre più negato; sempre più cancellato.

Il vero nemico italiano non è assolutamente la libertà e la sua domanda diffusa, da un insieme italiano che ama sentirsi libero, in quanto umano; purtroppo, non è sempre così.

Anche l’Italia e gli italiani soffrono della libertà negata e di una sempre più diffusa e disumana oppressione dei diritti umani, tra l’altro, disumanamente aggravati da un comunicare poco autentico che si nega e nega la “verità”, offrendo solo e sempre più, false verità, un tradimento umano che rende il mondo italiano ingannevole, truccato e drogato di “verità bugiarde” che gli italiani negano, in quanto sono in sé la triste negazione del Futuro soprattutto per le nuove generazioni italiane che vogliono gustarsi il profumo di libertà; di libertà dal bisogno ed essere saggiamente protagonisti di Futuro.

Con rabbia dicono, anzi gridano il loro No all’informazione truccata; a quell’informazione poco saggia che, in modo sbagliato, sceglie il proprio padrone, escludendo i lettori.

Ai giornalisti italiani del nostro tempo, insensibili al comunicare autentico, non è servito a niente l’accorato, saggio messaggio di Indro Montanelli che invitava a scrivere, scegliendo i lettori come unici padroni al centro del proprio saggio lavoro giornalistico.

Il Mondo in cammino, anche se prossimo al precipizio, può in extremis trovare saggiamente la via giusta e salvarsi dalla catastrofe lungamente annunciata.

Mi sembra saggio e giusto richiamare un libro del passato; un libro, pilastro del Nuovo del Mondo, che cambiò una verità dalla tradizione di lungo corso.

È il libro “Dialogo sopra i due massimi sistemi del Mondo”, con cui Galileo Galilei, riuscì a sconvolgere la percezione dell’Universo così come ci era stata consegnata dalla tradizione.