“Salerno contro la legge Insicurezza, no a trasferimenti senza avviso da centri d’accoglienza”

La prefettura di Salerno ha realizzato la mattina del 30 gennaio il trasferimento delle circa cento persone richiedenti asilo ospiti del Centro di accoglienza di Foce, a Sarno. Se nel caso di Pagani della settimana scorsa c’era stato un preavviso di tre giorni, in questo caso, dalle notizie che siamo riusciti ad avere, non c’è stato alcun preavvertimento. Allo stesso modo vengono trasferiti i migranti del centro d’accoglienza di Pontecagnano.

Ancora una volta, come anche nel caso di Castelnuovo di porto, la Prefettura agisce in  maniera del tutto indifferente ai percorsi individuali e sociali di ciò che le istituzioni pubbliche, con tanta retorica, chiamano integrazione e che, più concretamente, per le persone sono percorsi di lavoro, formazione, istruzione, ma anche esperienze di amicizia e sentimenti.

Nel corteo del 26 gennaio scorso avevamo chiesto tempi congrui di preavviso per i trasferimenti, per consentire alle persone di organizzarsi, eventualmente anche al di fuori del circuito dell’accoglienza. Lo avevamo ribadito nel successivo incontro in Prefettura. Certo, il Prefetto era stato assente. Avevamo parlato con la Vice gabinetto e annunciato una nuova richiesta di incontro. Non avevamo, ovviamente, illusioni, ma non avremmo mai potuto pensare ad un disinteresse così totale: non tanto nei nostri riguardi, ovviamente, ma delle persone richiedenti asilo.

Per questi motivi, la rete collettiva “Salerno contro la legge Insicurezza” si ritrova a ricordare al sig. Prefetto di Salerno che le persone non sono numeri, cose o pietre e che la logica burocratica non è superiore alla logica del rispetto e del riconoscimento dei percorsi di inclusione sociale delle persone.

Per questi motivi, ribadiamo che chiederemo immediatamente un incontro con il Prefetto e la necessità di una gestione del sistema di accoglienza fondata sui diritti delle persone e sul loro rispetto.