Pontecagnano Faiano: School 2030, MIUR finanzia Ic Picentia per “ambienti innovativi”

Il progetto “School2030”, che ha ottenuto un finanziamento di 20.000 dal Ministero dell’Istruzione, università e ricerca, nell’ambito del Piano nazionale Scuola Digitale, prevede la realizzazione di un ambiente multidisciplinare, nel quale sperimentare percorsi didattici innovativi con una didattica di tipo immersivo: attraverso Google Earth VR gli alunni analizzeranno l’evoluzione del territorio e l’impronta ecologica dell’uomo sul pianeta. Quindi progetteranno ambienti antropizzati, ovvero Smart city, basati sui criteri di sostenibilità dell’Agenda 2030 con l’utilizzo del software Minecraft.
«Un nuovo approccio didattico di tipo costruttivista e laboratoriale – spiega la dirigente dell’Ic Picentia Ginevra de Majo – per imparare la storia, la geografia, l’arte, le scienze, la geometria e la tecnologia, e trasformare le conoscenze disciplinari in competenze per l’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole delle sfide poste da un futuro sostenibile».
Gli ambienti virtuali, attraverso dispositivi di ultima generazione, reagiscono a input dell’utente consentendo l’interazione e l’acquisizione di informazioni utili all’approfondimento delle situazioni esplorate.
L’AMBIENTE INNOVATIVO
Lo spazio di apprendimento che si intende realizzare è un laboratorio composto da due aule comunicanti, per un totale di 90 mq, che possono diventare un unico ambiente grazie a porte scorrevoli, per un uso flessibile e adeguato sia alla differenziazione delle attività didattiche – lavoro di gruppo per la progettazione, ricerca a coppie, lezioni frontali – che alle esperienze di realtà virtuale che necessitano di spazi liberi.
 Il lay-out degli arredi sarà tale da adattarsi ad attività e momenti diversi, creando un ambiente dinamico necessario alla conduzione della didattica laboratoriale (arredi mobili e modulari, tavoli componibili esagonali e postazioni collaborative corredate di pc e notebook, Lim e schermo multi touch, tappeti morbidi) con angoli per la condivisione delle idee e l’esplorazione dei mondi virtuali.
Il laboratorio, che si intende realizzare, consente la visualizzazione immersiva, collaborativa e interattiva di scenari in 3D.
Sarà costituito da 24 postazioni stand-alone in cui ogni studente disporrà di un visore per la realtà virtuale/aumentata/mista e dai controller per l’interazione con l’ambiente virtuale. Inoltre, ogni visore sarà dotato di un sistema di tracking per il rilevamento della posizione dell’utente nello spazio.
Una lavagna interattiva consentirà ai docenti di introdurre la lezione virtuale attraverso la visualizzazione dei contenuti che saranno immediatamente disponibili nell’ambiente virtuale. Saranno disponibili anche 6 PC ad elevate prestazioni per consentire la creazioni dei contenuti in maniera efficiente attraverso software di modellazione e di fotogrammetria.
La metodologia sfrutta le potenzialità offerte dalla realtà virtuale e dalla realtà aumentata per un apprendimento adattivo e interattivo fondato sul learning by doing (imparare facendo) e sul problem solving (risoluzione del problema).
Grazie alla Realtà virtuale gli alunni sono attivamente e direttamente coinvolti nel contesto/argomento:
 
–        imparano a utilizzare la tecnologia e comprendono i problemi legati allo sfruttamento dell’ambiente, e all’impronta ecologica dell’uomo.
–        attraverso le discipline coinvolte, divengono sviluppatori e progettisti di Smart city fondate sul principio dell’economia circolare, dell’energia pulita, del riciclo e del riutilizzo, collaborando tra pari e col docente, sviluppando la creatività e trasformando le conoscenze in competenze di cittadinanza attiva.
 
Il percorso didattico, inserito a pieno titolo nel Piano dell’Offerta Formativa, prevede, infine, una formazione specifica dei Consigli di classe partecipanti al progetti sulla didattica con la realtà virtuale e sull’utilizzo delle attrezzature.