Genderless…senz’identità!

di Rita Occidente Lupo

Auguri…e figli maschi!!! Un tempo l’augurio spesso in occasione dei fiori d’arancio, alla novella coppia che sorrideva alla fecondità nel giorno del suo sì. E la prole, stimata benedizione divina allorquando numerosa, per poter offrire braccia al lavoro familiare, di qualsiasi natura. Poi, tra nastri e crinoline, anche i fiocchi rosa salutati come Felicità per il ruolo di accudimento domestico. Chiara e precisa la demarcazione tra i due sessi, che ha per lunghi anni creato separazioni e barricate, tenendo a ben scindere le due espressioni umane, dai banchi di scuola a quelli del sociale. Oggi pare che l’ identità sessuale,  fluttuante per le mode del tempo, che adeguano anche forestierismi e rivisitato gergo quotidiano, coniando  nuovi vocaboli, non sempre chiari alla vulgata. L’inflazione linguistica, l’apertura a nuovi venti non solo europeisti, irrompe per la porta maestra, spintonando anche ciò che non ha nulla di masticabilmente autoctono! E così, in nome di un’apertura, che dilata ogni giorno i confini naturali, i parametri identitari, si giunge al genderless, abiurante l’atavica registrazione del nascituro, da parte genitoriale, della sessualità. Sarà poi il pargolo, all’età della ragione direbbe Sartre, a dover scegliere il sesso nel quale identificarsi!! Commentare, di troppo, giacchè lapalissiana l’accelerata allo stato confusionario che irretisce il nostro tempo!