Mercato San Severino: a Palazzo Vanvitelli mattinata dantesca con gli studenti

L’ Associazione Culturale  “Ferma il Tempo con il Patrocinio del Comune di Mercato S. Severino,  la collaborazione dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Publio Virgilio Marone” di Mercato S. Severino e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Gregorio Ronca” di Solofra, nell’ansia di celebrare l’esistenzialismo poetico di Dante ed Omero ieri mattina, alle ore 11.15, presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città, ha concluso la prima tranche del percorso dantesco, avviato lo scorso Maggio, grazie all’ing. Michele Antonio Averardo, che con ampia panoramica storica e declamazione di alcuni Canti, ha approfondito la conoscenza del Sommo Vate. Presenti all’incontro, le scolaresche dei due Istituti coinvolti, con diversi docenti.

In apertura il saluto della conduttrice, direttore del quotidiano dentroSalerno.it, Rita Occidente Lupo, che ha sintetizzato la motivazione che ha spinto in questi mesi, nella frazione di Costa, ad una vera e propria conoscenza del Dante medievale e degli spaccati alle spalle dei diversi personaggi, protagonisti della Divina Commedia. L’assessore alla Pubblica Istruzione, Enza Cavaliere, ha portato anche i saluti del Sindaco Antonio Somma, plaudendo all’iniziativa, che l’Ente Comune sostiene moralmente fin dalle prime battute. Dovizioso l’intervento dell’ingegnere Antonio Pisanti, dirompente e vulcanico nelle sue iniziative, che hanno permesso che l‘Associazione “Ferma il Tempo”, voluta fortemente dall’ideatore delle Serate Agostane a Costa, Luigi Grimaldi e da Anna Bianchito, referente del Kiwanis, di contribuire alla formazione culturale anche delle nuove generazioni.

Pisanti ha proluso con accenni filosofici e scientifici, a monte del Poema. Poi l’uditorio è stato rapito dall’Ingegnere Averardo, che ha iniziato col V Canto dell’Inferno, illustrando, prima della declamazione a memoria, ad illustrare la figura di Francesca e della sua dannata sorte, per amore. Lo stesso elemento, ricorrente anche in Pia de’ Tolomei, V canto del Purgatorio, ugualmente introdotto da Averardo storicamente, con la figura anche di Buonconte da Montefeltro, prima della declamazione. La conclusione è toccata ancora a un personaggio infernale, Ulisse, arbitro dell’inganno del cavallo di Troia e reo d’inarrestabile conoscenza, al di là delle colonne d’Ercole. Tra scroscianti applausi, la mattinata s’è conclusa con un dolce buffet natalizio, grazie all’Istituto Alberghiero di Montoro.