Vietri sul Mare: Congresso nazionale SIFL “Il futuro della chirurgia delle varici tra emodinamica e mini-invasività”

 L’importanza dello studio emodinamico del paziente, quale necessaria fase di valutazione propedeutica al trattamento chirurgico. Partirà da questo punto il dibattito che sarà al centro dei lavori del Congresso nazionale della SIFL (Società Italiana di FleboLinfologia), undicesimo corso teorico-pratico di aggiornamento in Patologie vascolari, che si terrà venerdì 21 e sabato 22 dicembre nella sala congressi del Lloyd’s baia hotel di Vietri sul mare (Sa). L’evento vedrà la partecipazione dei più noti flebologi e chirurghi vascolari a livello nazionale ed internazionale, i cui interventi saranno coordinati dal dottor Maurizio Pagano, presidente SIFL e dirigente medico presso l’Unità operativa complessa di Chirurgia generale ed oncologica dell’ospedaleAndrea Tortora” di Pagani nonché docente di “Chirurgia delle varici” del Master di Angiologia dell’Università “Gemelli” di Roma.

Al centro del dibattito, la valutazione preventiva del paziente candidato all’intervento chirurgico per la cura delle più diffuse e complesse patologie vascolari, partendo dalla convinzione che non tutti i casi vanno affrontati in sala operatoria, con il trattamento delle safene, nonostante l’avvento di nuove metodiche interventistiche mini-invasive come la ESVT (Tecnica della Safena Esclusa), ideata dal dottor Maurizio Pagano e presentata nel 2017 negli Stati Uniti, abbia rappresentato per i chirurghi vascolari un punto di svolta per la cura delle malattie varicose.

Sono due – spiega il dottor Pagano, ideatore della tecnica, i cui risultati di utilizzo nel primo anno di applicazione presso l’ospedale di Pagani sono stati di recente pubblicati sulla rivista internazionale “European Review for Medical and Pharmacological Sciences – i momenti fondamentali che hanno rivoluzionato la flebologia: l’affermazione delle nuove metodologie e l’avvento degli emodinamisti. A questi ultimi va riconosciuto, sembra ombra di dubbio, il merito di aver dimostrato che la malattia varicosa non sempre deve essere affrontata trattando le safene. Oggi, infatti, la maggioranza dei chirurghi ablativi risparmiano molte safene rispetto al passato proprio perché il paziente viene prima studiato e mappato dallo stesso operatore, che subito dopo si adopera per l’intervento in sala operatoria. Abbiamo il dovere come flebologi, e soprattutto come società scientifica, di riprendere tutti i concetti importanti di emodinamica che il laser e la radiofrequenza hanno spazzato via. E’ indispensabile per imprimere una spinta decisiva verso il cambiamento della flebologia nel nostro paese”.

Anche nell’ambito di questa edizione del Congresso, come per le precedenti, sarà dato ampio spazio alla prevenzione del linfedema oncologico, manifestazione di una sofferenza del sistema linfatico che spesso compare dopo un intervento chirurgico oncologico e dopo la radioterapia.

Ci sarà una sessione interamente dedicata a questo argomento nella seconda giornata del Congresso – aggiunge il presidente SIFL Paganocon le relazioni delle dottoresse Monica Gambacorta e Annamaria Libroia, che fanno parte insieme a me del team multidisciplinare istituito presso l’ospedale di Pagani per la prevenzione del linfedema post mastectomia. La sessione in questione si concluderà con una lettura magistrale sulla chirurgia oncologica in mini-invasività a cura del dottor Massimiliano Fabozzi, neo primario dell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale ed oncologica dell’ospedaleAndrea Tortora” di Pagani, tra i migliori interpreti della chirurgia laparoscopica oncologica in Italia.”

L’evento è accreditato ECM.