Sala Consilina: Associazione Culturale “Ambasciatori della fame”, eroi dimenticati, medaglia d’argento a Giuseppe Puglia, eroico Carabiniere

Giuseppe PUGLIA: eroico Carabiniere nato a Sala Consilina. Cadde in servizio, nel 1928, a Monteforte Irpino (AV) . Gli venne concessa, “alla memoria”, la medaglia d’argento al valor militare.

Esattamente 90 anni fa nel Comune di Monteforte Irpino (AV) cadeva, eroicamente, nell’esercizio del proprio dovere il Carabiniere Giuseppe PUGLIA. Aveva solo 23 anni. Spinto da ardimento non esitò a mettere a rischio la propria vita per tutelare l’altrui incolumità. Per questo riteniamo di dover ricordare questo coraggioso sacrificio con la speranza che anche le autorità possano fare altrettanto. Il Carabiniere Puglia era nato a Sala Consilina il 1 marzo del 1905 da Luigi e Vincenza Marmo. Morì, in seguito alle ferite d’ama da fuoco, l’11 settembre del 1928 presso l’Ospedale “San Giacomo” di Monteforte Irpino (AV). Nella stessa occasione cadde, per coraggioso spirito civico (si offrì di accompagnare in auto il carabiniere Puglia), il ventiduenne Alfredo Zucchetti nato a Perugia da Lanciotto e Ada Milanesi. Questi era in servizio a Benevento nella 102° Legione M.V.S.N. (Milizia volontaria per la sicurezza nazionale).

Di seguito riportiamo la motivazione della Medaglia d’argento concessa al Carabiniere Giuseppe Puglia, l’articolo riportato dalla rivista “Bollettino ufficiale dei Carabinieri Reali” .

Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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Motivazione Medaglia d’Argento

PUGLIA GIUSEPPE

Carabiniere M.A.V.M. alla “memoria”, nato a Sala Consilina (SA) il 1 marzo 1905 – deceduto il 10 settembre 1928.

Alla sua memoria è intitolata, dal 10 gennaio 2006, la Caserma sede del Comando Compagnia Carabinieri di Sala Consilina (Sa).

Fu insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Dando prova di alto sentimento del dovere, servendosi di un’automobile transitante precedeva il proprio comandante di stazione ed altri due colleghi nell’inseguimento dell’autore di un mancato omicidio, raggiungendo lo e affrontandolo decisamente. Fatto segno a vari colpi di rivoltella, due dei quali lo ferirono gravemente, mentre il terzo uccideva il conducente del veicolo, dopo avergli scaricato contro la propria pistola senza colpirlo, lo rincorreva nuovamente e, raggiuntolo, impegnando impari accanita lotta, riusciva a trattenerlo fino al sopraggiungere di un collega. Spirava poche ore dopo, fiero dell’azione compiuta. Monteforte Irpino (AV), 10 settembre 1928”

Articolo “Bollettino ufficiale dei Carabinieri Reali”

Carabiniere a piedi Giuseppe PUGLIA – della legione di Chieti – Il 10 settembre 1928, verso le ore 17, certo Santorelli Antonio denunziò all’Arma di Monteforte Irpino (Avellino) che poco prima, venuto a diverbio con tal Silvestri Generoso, era stato fatto segno a due colpi di rivoltella, fortunatamente andati a vuoto. Il carabiniere Puglia Giuseppe , che era già pronto per uscire di servizio, senza indugiarsi ad attendere il comandante la stazione ed altro militare che erano andati  ad armarsi, animato da lodevole zelo si portò velocemente sulle piste del feritore. Incontrata una automobile di transito, chiese ed ottenne di potersi servire di tale mezzo per raggiungere il reo, senonchè costui che si era accorto dell’inseguimento, appena il carabiniere gli fu vicino, esplose vari colpi di rivoltella ferendo mortalmente all’addome ed torace il bravo militare ed uccidendo il conducente tal Zucchetti Alfredo, milite effettivo della 102° legione della M.V.S.N. Il carabiniere Puglia, con impareggiabile forza d’animo, scaricò la propria pistola contro l’aggressore senza colpirlo, ed avendo questi cercato di dileguarsi, lo rincorse nuovamente, riuscì a raggiungerlo ed impegnò con lui impari, violenta lotta. Dolorante per  le ferite, stremato di forze, dando fulgido esempio di virtù militari, il carabiniere Puglia, con sorprendente ultimo sforzo, riuscì a trattenere ancora il ribelle fino al sopraggiungere di un collega, al quale lo consegnò cadendo poscia in delirio. L’eroico carabiniere decedette il mattino successivo: il suo contegno fu veramente degno delle gloriose tradizioni dell’Arma! Con slancio di commossa ammirazione le Autorità della Provincia e la popolazione di Monteforte Irpino e le località limitrofe tributarono alla salma solenni onoranze. Alla memoria è stata concessa la medaglia d’argento al valor militare.