Salerno: Natale tra dolci note alla Chiesa di Maria SS. del Carmine
Rita Occidente Lupo
Aria natalizia alla Chiesa della Madonna del Carmine, dove l’Arciconfraternita ha organizzato “in…Concerto” per il periodo delle Festività.
Taglio del nastro il 22 Novembre, in occasione della Memoria di Santa Cecilia: lo storico complesso bandistico “Città di Salerno”, diretto dal maestro Rosario Barbarulo, s’è allungato per le vie del rione, omaggiando la Patrona dei musici.
Per la vigilia dell’Immacolata, l’Ensemble di zampogne e ciaramelle “Symphonia di Minori” e “Le Capere”: quest’ultime han riproposto antiche tradizioni corali, allorquando le donne cantavano nei campi, andando a lavorare davanti alla Grotta di Betlemme.
Il 14 Dicembre ci sarà il “Gaudete et Exultate” trio “Canticum Cordis”, voce Fra Francesco Maria Rea, violino maestro Alfonso Dolgetta, pianoforte ed organo maestro Pietro Russo.
Il 22 Dicembre toccherà a Christmas Don’t Be Late! A Cappella X-mas Concert Orchestra vocale Numeri Primi & Enneppi Lab.
Per la vigilia di Natale, il coro “Daltrocanto” animatore della Messa di mezzanotte, sotto la direzione del maestro Patrizia Bruno.
Verso la chiusura dell’anno, ancora ugole spiegate e dolci emozioni. Infatti, il 29 Dicembre, il Coro “Casella” presenterà il Coro Cepheus di Rouen, col maestro Michele Latour.
La rassegna chiuderà battenti all’Epifania, con la Prima rassegna corale “Madonna del Carmine” per repertori sacri. A latere, il presepe Vivente…in attesa della venuta dei Re Magi.
I visitatori potranno allungare lo sguardo, durante l’intero periodo natalizio, al Museo dell’Arciconfraternita, adiacente al Santuario, nel quale saranno allestiti diversi presepi artigianali, di Giovanni Di Florio. “Siamo convinti che il canto sia una delle espressioni più alte di preghiera, come ricordava Sant’Agostino- ha commentato il Priore dell’Arciconfraternita, Paolo Califano– e pertanto abbiamo voluto offrire ai numerosi fedeli e visitatori del Santuario, l’occasione per riflettere ulteriormente sul grande mistero della Natività, attraverso dolci note di musica sacra. I presenti al cartellone corale, oltre a vantare a proprio attivo un nutrito curriculum, hanno accettato di buon grado il nostro invito, nella convinzione che il proprio talento debba essere di utilità comune. Di qui anche le zampogne, che costituiscono sempre un emozionante amarcord, in quella ch’è stata la magica notte della nascita dell’Emmanuelle a Betlemme!“