Relazione io-con, io-in e Dio-creatore, giudice e padrone

Padre Oliviero Ferro

Soprattutto in Africa le relazioni, più che altrove, sono messe al centro dell’esperienza umana. Possiamo aiutarci per capire meglio queste cose. 1. La persona umana è sempre in relazione. E’ fatta da e per gli scambi, senza è nulla. Questa è la RELAZIONE. 2. L’IO dirige questi scambi: vi consente o vi si oppone. E’ La SOGGETTIVITA’. 3. Per avere delle relazioni stabili e sicure, non ci si lascia guidare dalla fantasia, ma dagli usi e costumi in cui siamo inseriti. Ed è la TRADIZIONE. 4. Naturalmente l’io è inserito in un corpo. Ed è la CORPORALITA’. 5. Queste relazioni non sono accettate passivamente, ma sono ricercate, mantenute, modificate o contestate.

Ed è la MANIPOLAZIONE. 6. Infine, tutto questo si scontra con ciò che è esterno all’uomo e a cui lui non può sempre opporsi (destino…). Ed è l’IRRIDUCIBILE o l’IN-FUORI. Forse sono parole un po’ difficile da capire, ma ci aiutano a mettere una base per capire quello che succede in noi e fuori di noi. Tutti, fin dall’inizio della nostra vita entriamo in relazione: la famiglia: genitori-figli, parentela, chi ci ha preceduto, la società in cui viviamo, lavoro, scuola, divertimento, sport, associazioni, politica , la religione,  la nazione in cui viviamo ecc. E dal modo di vivere queste relazioni dipende la nostra felicità e quella degli altri. Alcuni momenti significativi sono: la nascita, i funerali, il matrimonio. Il discorso sarebbe lungo. Lo possiamo sintetizzare nell’idea di comunità: un vivere –condividere dei valori comuni, far parte di un gruppo solidale per fuggire dall’isolamento, partecipazione alla vita comunitaria (politica, ecc.).

Penso che queste brevi annotazioni ci aiutino a capire un po’ alcuni proverbi che presentiamo qui di seguito. Partiamo da questo “L’unione fa la forza. Da solo la battaglia la perdi” (questo ci ricorda che la caccia la si fa insieme e così altre attività possono avere un esito positivo, se tutti lavorano insieme). Un altro, molto interessante dice così “E’ quello che ha freddo che si avvicina al fuoco” (Luluwa, Congo RDC) (ci aiuta per uscire dall’isolamento in circostanze di necessità). Aggiungiamo: “Non si accende il fuoco con un solo pezzo di legna” (Bassar, Togo) (La solitudine e l’isolamento non portano l’uomo a raggiungere successi nelle imprese che egli comincia).

E’ importante avere qualcuno vicino che ci aiuti, come ci ricorda questo proverbio: “Se hai qualcuno per lavarti il dorso, avrai un dorso sempre pulito” (Bassar, Togo). Naturalmente la relazione poi ha un altro interlocutore che è Dio e qui i proverbi si sprecano. Dio creatore è stato intuito come origine della vita umana, il culmine di ogni perfezione nell’essere e nell’agire. Vive molto lontano dagli uomini, in un luogo oscuro e misterioso. E’ molto potente, ha creato gli uomini, governa il mondo e determina la sorte degli uomini. E’ giudice e capo assoluto. Eccone qualcuno. “Ciò che Dio ti dona, il vento non lo porta mai via” (Soninkè, Mali) (quando ti fidi di Dio, sei al sicuro). Interessante anche questo per far capire che Dio si interessa di tutti, anche dei più deboli “Quando un animale è sprovvisto di coda, è Dio stesso che pensa a cacciargli via le mosche” (Minah, Bènin).

Anche se Dio esige molto dall’uomo, ha pazienza e misericordia, come dice questo proverbio “Dio vuole la perfezione e non la rapidità” (Basonge, Congo RDC). Dio è provvidenza che non ha limiti come capiamo da queste parole “Dio è essenzialmente il donatore, egli dona perfino agli alberi delle foreste “ (Baluba, Congo RDC).Infine, ricordiamoci che Dio è sempre discreto, come ci ricorda questo strano, per noi, proverbio “Come il pranzo della suocera, il dono di Dio è una sorpresa” (Ewondo, Camerun). (dio è sempre discreto e il paragone è che non si sa mai cosa la suocera cucini per il genero).