Cilento abbandonato!

Giuseppe Lembo

Nel Cilento senz’anima, attivamente impegnato a dismettere il meglio delle sue risorse umane-territoriali, non si salva niente e nessuno. Siamo sempre più alle umanità tradite e sempre più abbandonate a se stesse. Cresce il deserto umano e sociale!
Le fasce deboli e del disagio umano-territoriale, sono sempre più deboli ed abbandonate a se stesse. Tristemente cancellati i consultori familiari, un importante sostegno alle famiglie e soprattutto alle donne, per i tanti problemi materno/infantili; è in una condizione di crescente disagio operativo, anche il servizio dei Piani di Zona con i suoi operatori (sociologici, psicologici, assistenti sociali), utili alle risorse umano-territoriali, per combattere il disagio crescente, con umanità invecchiate ed indifferenti a tutto.
Il sostegno alla popolazione messo in atto dal personale dei Piani di Zona è in sè una grande risorsa, per un’umanità d’insieme purtroppo, sempre più abbandonata a se stessa, dall’insieme sempre meno socializzato e capace di vivere pensando insieme al bene comune. Purtroppo, tanto non è!
Le condizioni umano-territoriali si vanno aggravando per una solitudine crescente e per una fuga, soprattutto dei giovani che, traditi dalla Terra dei padri, sono costretti a cercarsi, nella logica di sempre, pane e lavoro altrove, facendo un male da morire al Futuro che, così facendo, diventa sempre più, Futuro negato. E così, con percorsi di umanità diffusa, il Cilento protagonista di mali umanamente diffusi, seguendo a ruota i tanti gravi mali d’Italia e del Sud più in particolare, continua tristemente a farsi male, rendendo sempre più umanamente invivibili i suoi territori, sempre più dismessi ed abbandonati per mancanza di servizi alla persona ed ai territori che, in una crescente indifferenza istituzionale, se ne cadono a pezzi, sempre più senza sicurezza, cancellando tristemente, le tante condizioni di vita possibile. Tanto non solo territorialmente, ma soprattutto umanamente, per una crescente dismissione dei servizi alla persona ed al suo insieme umano e sociale, tragicamente abbandonato a se stesso. È recente il caso del Piano di Zona dei comuni dell’area del Montestella, capofila il Comune di Vallo della Lucania, con il personale precario, da ben sette mesi senza stipendio, in gravi difficoltà, per una vita umanamente dignitosa insieme alla propria famiglia, sempre più tradita da un Cilento amaro, del tutto indifferente ai saggi valori del passato dell’ESSERE IN DIVENIRE, con la centralità dell’uomo, non più parte di NOI CILENTO dell’indifferenza, sempre più ripiegato sull’apparire che, tanto male fa all’Uomo del Mondo.